Il mercato dei videogiochi potremmo dire si divida in due grandi segmenti. Da un lato abbiamo i titoli che esauriscono in poco tempo il proprio potenziale, dall’altro quelli che invece entrano nel cuore degli appassionati, generando uscita dopo uscita una sorta di tradizione e diventando col tempo dei classici.
A quest’ultima categoria appartiene il franchise di “Animal Crossing”, una serie con oltre un ventennio di carriera sul groppone e cinque titoli all’attivo su sei diverse generazioni di console, da Nintendo 64 a Nintendo Switch.
Inutile dire quanto una carriera del genere possa essere difficile da costruire, con il pubblico dei videogiocatori che diventa sempre più esigente a ogni nuova uscita. E allora tocca agli sviluppatori portare sempre più in alto l’asticella, con guizzi creativi che sappiano cogliere di sorpresa i fan. Un po’ quello che è accaduto negli ultimi giorni con “Animal Crossing: Pocket Camp”, il titolo approdato sui dispositivi mobile che porta la serie al cospetto dei cosiddetti “casual gamer”. Vale a direi chi è solito fruire dei videogiochi senza una continuità specifica, magari proprio attraverso smartphone e tablet.
ALLA SCOPERTA DI ANIMAL CROSSING
Prima di addentrarci alla scoperta di Animal Crossing: Pocket Camp è giusto fare un passo indietro e capire di cosa si parla quando si cita questo franchise. Idealmente lo si definisce “simulatore sociale” dal momento che lo scopo del gioco è quello di creare una città a propria immagine e somiglianza in cui “fare rete”.
Lo scopo (se così lo possiamo definire) dei giocatori è dunque quello di personalizzare gli ambienti, attingendo a elementi estetici da conquistare a suon di scambi con i personaggi presenti nel gioco. Un costante “do ut des” scandito dall’orologio della vita reale, per un titolo che vive e si sviluppa con i videogiocatori stessi.
Non esiste dunque un obbiettivo vero e proprio, non c’è un nemico da battere o una principessa da salvare. Nei giochi della serie Animal Crossing tutto ciò che c’è da fare è vivere le esperienze bucoliche offerte in-game che, magari, aiutano a rallentare dopo una giornata di stress studentesco o lavorativo.