Ci sono invenzioni che hanno cambiato il mondo. Ognuna, a modo suo, si è resa protagonisti di grandi modifiche per quelle che erano le abitudini del tempo storico in cui hanno visto la luce. Quando si parla di invenzioni si pensa spesso alla ruota, alla stampa o al motore a vapore, giusto per citarne alcune illustri provenienti dai momenti più diversi della storia dell’umanità. Progressi tecnologici importanti che hanno permesso all’umanità passi in avanti sostanziali.
Sempre di progressi tecnologici si parla al giorno d’oggi, per quanto il focus si sposti molto spesso verso il mondo digitale. Come nel caso di WikiTok, l’ultima evoluzione della nota enciclopedia online “collaborativa” Wikipedia che si adegua ai tempi moderni. È ormai da decenni il punto di riferimento per tutti coloro che fossero in cerca di informazioni su un dato argomento, certo, ma ogni tanto è pur sempre necessario un cambio di look, utile a mantenere inalterato (se non addirittura per migliorarlo) il proprio appeal presso il grande pubblico.
WIKITOK, COME TIKTOK MA SENZA VIDEO
L’evoluzione è l’unico strumento a disposizione per poter evitare l’estinzione. Una teoria portata avanti da Charles Darwin nel suo “L’Origine della Specie”, e che sostanzialmente si adatta perfettamente tanto al mondo biologico quanto a quello digitale. Riuscire ad adeguarsi a quelli che sono gli standard contemporanei del proprio ecosistema di riferimento è essenziale per riuscire a risultare adeguatamente performanti.
Lo ha evidentemente capito Wikipedia, che con WikiTok dona ai suoi contenuti una veste nuova e, possiamo dire, al passo con i tempi. Si tratta innanzitutto di un sito web – non ci sono app da scaricare, la memoria del telefono è salva – in cui vengono sottoposti all’attenzione dei “naviganti” contenuti casuali (tra i tanti inclusi nell’enciclopedia online) tra cui navigare con il consueto swipe tipico di TikTok. Nessun filmato, ma solo contenuti scritti accompagnati da un’immagine e dalla possibilità di cliccare sul pulsante “Leggi di più” per approfondire l’argomento, qualora fosse di nostro interesse.
Una piccola rivoluzione per l’enciclopedia online che, a modo suo, potrebbe diventare un interessante competitor per i social network contemporanei. Il meccanismo di navigazione, d’altronde, è quello che genera assuefazione. C’è un nuovo vortice pronto a risucchiare la nostra attenzione?