Quella di Astro Bot è una storia molto particolare. Era il mese di ottobre del 2018 quando, con Astro Bot Rescue Mission, avveniva l’esordio del robottino all’interno di un gioco mirato a esaltare le caratteristiche di PS VR, il visore per la realtà virtuale di casa Sony. Due anni dopo, nel novembre del 2020, arrivava nuovamente sullo store digitale Playstation con “Astro’s Playroom”. In questo caso non possiamo parlare di gioco vero e proprio, vista la natura di demo tecnica, confezionata ad hoc per presentare al meglio le potenzialità di PS5 e le feature innovative del nuovo pad, il Dualsense.
Di anni ne sono passati un bel po’, eppure evidentemente il pallino di chi (il Team Asobi) si occupò di questi due progetti deve essere rimasto lo stesso. Un sogno nel cassetto che aspettava solo il momento giusto per saltare fuori. I tempi sono maturi e allora tutti pronti ad accompagnare Astro Bot in una vera e propria avventura.
UN PICCOLO EROE, GRANDI AVVENTURE
C’erano una volta il draghetto Spyro e Crash Bandicoot. A dirla tutta, quest’ultimo c’è ancora, come dimostra il quarto capitolo ufficiale arrivato sul finire del 2020. Ma la nostalgia dei tempi passati è forte, ed è probabilmente dovuta all’assenza, oggigiorno, di una mascotte forte che sappia farsi carico dell’immagine del mondo Playstation.
Potrebbe essere (anche) questo il compito di Astro Bot che, a dispetto delle dimensioni contenute, ha dimostrato già nel suo esordio “non ufficiale” di avere spalle adeguatamente larghe. L’ambizioso robottino arriva con un platform game che celebra l’universo Playstation e, nella fattispecie, il mondo di PS5. La console è infatti protagonista a tutto tondo dell’avventura, sia nelle vesti di piattaforma che porta su schermo il lavoro degli sviluppatori che in quella di… astronave all’interno del gioco!
Gli ingredienti della storia epica ci sono tutti. C’è l’eroe, Astro Bot. C’è il viaggio interstellare. C’è il cattivone di turno, che manda a rotoli i piani del nostro protagonista. Il compito dei giocatori sarà quindi quello di rimettere assieme i cocci di una storia che rischia di finire prima ancora di cominciare.