È forse il momento più atteso di tutta una stagione per quanto riguarda il mondo del tennis. Le ATP Finals, le sfide migliori tra gli atleti migliori. Solo chi ha dato il massimo durante l’anno solare accede al torneo, che per questo motivo ha un fascino speciale. Anche perché, come in ogni sport che si rispetti, in una partita può cambiare tutto.
Chi ha vinto
Alla fine il ‘più forte’ di tutti, o almeno dei presenti, è stato Alexander Zverev. Il tedesco ha sorpreso con due vittorie prestigiose, contro Novak Djokovic e Daniil Medvedev. Si tratta rispettivamente del numero 1 e 2 del ranking. Insomma, successi pesanti, per un atleta che in passato ha colpito per la sua incostanza e per qualche scoop extra campo. Cose da poco conto, nella settimana serrata in cui i top8 vivono di solo tennis.
Chi ha emozionato
Come detto, le ATP Finals sono un appuntamento imperdibile, per chi ama il tennis e soprattutto per chi va in campo. E per questo, dover rinunciare al momento che aspetti da un anno, e in fondo da una carriera, da una vita, è difficile.
Questo può solo minimamente rendere lo stato d’animo di Matteo Berrettini. Il tennista romano, lo scorso luglio sulla cresta dell’onda a livello nazionale e mondiale per essere arrivato in finale a Wimbledon, ha vissuto tutta la tensione e tutto lo stress del viaggio di avvicinamento verso le Finals. Per poi dover alzare bandiera bianca sul più bello.
Match inaugurale, tutta la folla di Torino – luogo prescelto per ospitare l’evento – ad incitare l’unico italiano (almeno fin lì…) in corsa. Di fronte proprio Zverev, quello che poi sarebbe diventato il campione tra i campioni. Un set senza esclusioni di colpi, perso di misura, prima della caduta. Poi un infortunio che lo vince prima che possa farlo all’avversario. Si ritira dalla sfida e lascia un grande punto di domanda sul suo futuro del torneo. Mette sull’attenti la prima riserva, a cui poi lascia il posto e un bel messaggio perché lo conosce bene: si tratta di Jannik Sinner, che poi ricambia così.
L’altotesino prende il testimone, in una staffetta tutta azzurra, e vende carissima la pelle. A 20 anni non gli tremano le ginocchia e vince all’esordio contro Hurkacz. Fa di tutto e di più contro Medvedev, tanto da guadagnarsi elogi dagli addetti ai lavori e anche dai tifosi sugli spalti, che lo immaginano in un altro sport…
Italia al centro
Insomma, vince il tedesco Zverev, ma i protagonisti che hanno scaldato più il pubblico sono i nostri atleti. D’altronde si è giocato a Torino. Ennesima buona notizia, nell’anno di sport, è l’onore di aver ospitato uno degli eventi più attesi a livello mondiale.