Blanco, pseudonimo di Riccardo Fabbriconi (Calvagese della Riviera, 10 febbraio 2003), è un cantautore italiano.
Fabbriconi è nato a Calvagese della Riviera nel 2003 e ha vissuto gran parte dell'infanzia tra il paese natio, Brescia e Desenzano del Garda, dove ha frequentato la scuola. Da piccolo ascoltava Lucio Battisti, Lucio Dalla e Pino Daniele grazie al padre, nonché gran parte del pop radiofonico; durante l'adolescenza si è poi avvicinato al mondo dell'hip hop. A giugno 2020 pubblica su SoundCloud l'EP Quarantine Paranoid, con il quale si fa notare dalla Universal che gli propone un contratto. Fa seguito il singolo di debutto "Belladonna (Adieu)", mentre a luglio viene pubblicato "Notti in bianco", che diventerà una sleeper-hit durante l'estate 2021 raggiungendo il 4º posto della Top Singoli della FIMI. Oggi in Collettivo Zeta è venuto a trovarci Blanco!
"Blu Celeste" è il nuovo album di Blanco
Benvenuto, complimenti per il tuo successo del tuo album "Blu Celeste" già disco d’oro in una sola settimana di uscita. “Grazie, ringrazio tutto il mio staff che mi segue sempre”.Una curiosità: Il tuo successo è frutto della tua personalità cosi prorompente o solamente della musica? “Io spero musica, però non lo so”.
Sei un po’ spaesato da questo successo o no? Hai bisogno di rilassarti? “In realtà voglio un po’ tornare a casa mia, usare la mia tavoletta del cesso”.
Ti rilassi ancora nei boschi? “Si devastante quella roba li, c’è gente che secondo me mi cerca”.
I bambini sono un target che prendi nella tua musica? “Non lo so, ma mi ha fatto piacere che il mio disco sia piaciuto agli adulti”.
Il singolo "Blu celeste" racconta della scomparsa di un amico? “Senza entrare nei dettagli, voglio che ognuno viva questa canzone come crede”.
Il tema del disco è il mare, perché? “Mi rilassa molto da sempre, e quando sono li da solo a ‘peso morto’ nell’acqua penso solo che alla fine siamo solamente un puntino nell’Universo”.
Sei carico quando scrivi e canti ma ti ricarichi con la solitudine? “Per me è fondamentale ricaricarmi e stare solo perché riesci a capirti ma a me serve vivere perché quando metto l’emozione nel brano devo averla vissuta”.
Quando scrivi i tuoi pezzi? “Specialmente quando sono in doccia ho la vena creativa e c’è la mia ragazza che non capisce bene cosa dico ma poi segno tutto su carta, anche fazzoletti”.
Queste melodie punk, funk, anni 80 sono frutto dei tuoi ascolti o è il tuo produttore che parte con un beat? “Con miki mi trovo sempre bene, lui parte e sa già come farmi gasare”.
Abbiamo apprezzato il concerto sott’acqua, come è stato? “Bellissimo, vedere la gente sott’acqua mi ha sorpreso…eravamo a Padova e c’è un sacco di riverbero”.
Il game per Blanco si chiama: “Mettici le ali”
Ci devi raccontare alcuni aneddoti della tua vita.Ultimo whatsapp arrivato? “Un gruppo di amici, una chat hamburgerata hot”.
Ultimo DM arrivato su Insta? “Ultimo album un capolavoro”.
Cosa cambieresti della TV italiana? “Niente”.
L’ultimo scazzo con la tua fidanzata? “Litighiamo tutti i giorni, però per piccolezze da convivenza”.
Cosa diresti alla ragazza di "Notti in Bianco"? “Ciao”.
Chi produrrebbe i tuoi brani se Mikelangelo fosse bloccato? “Nessuno”.
L’ultimo messaggio inviato dalla tua discografica? “Bravo”.
Come definiresti Sfera? “Un grande, mentalità da hit-maker”.
L’ultima volta che hai detto Ti voglio bene? “Alla mamma”.
Domande dai fan a Blanco
@alice_Danese: Ti piacerebbe fare Sanremo? “Non lo so, mi godo il presente”.@Cristina_Nana: Live? “Sto aspettando, perché a me piace fare un bel caos”.
Perché Afrodite è l’ultima traccia? “C’è qualcosa di magico e l’ho messa”.
Michelangelo ti sprona? “Si spesso”.
Chi ti piace della scena italiana? “Marracash e Salmo”.
Grazie a Blanco ospite oggi in Collettivo Zeta