Checco Zalone torna in scena con “L’ultimo giorno di patriarcato”, la canzone e il videoclip disponibili nel giorno della Festa della Donna

Pungente e sul pezzo, come ci si aspetta da lui: Checco Zalone la tocca piano su un argomento costantemente al centro del dibattito pubblico negli ultimi tempi

Il ritorno sulla scena di Checco Zalone rappresenta sempre una ventata di pungente ironia per il pubblico italiano. Non ci si aspetta di meno da un personaggio che, nel corso degli anni, è stato in grado di fare satira in maniera geniale su argomenti delicatissimi. Dai temi sociali ed economici di “Cado dalle nubi” a quelli inerenti il posto fisso di “Quo vado?”, arrivando a quelli legati alla questione immigrazione di “Tolo Tolo”.

Pellicole che hanno riscosso notevole successo al botteghino, permettendo a Checco Zalone di posizionarsi stabilmente nella lista dei dieci film col maggiore incasso in Italia con ben quattro di essi. Inutile dire che quindi ogni sua nuova comparsa rappresenti per i fan il preludio a un nuovo colpo di genio. Un film inedito capace di toccare argomenti all’ordine del giorno inquadrandoli da punti di vista a dir poco estremi. E proprio per questo pregevoli. D’altronde la satira è così.

IL “DIVIETO DI PATRIARCATO” DI CHECCO ZALONE

Proprio nella giornata di ieri Checco Zalone è tornato nuovamente sulle scene musicali in occasione della Festa della Donna. Maneggiando un altro argomento all’ordine del giorno, per quanto concerne il dibattito pubblico: il patriarcato. Lo ha fatto con il brano “L’ultimo giorno di patriarcato”, canzone immancabilmente accompagnata dal consueto videoclip in cui si focalizza sugli stereotipi che si intrecciano con la tematica.

Partendo dal nome del paesino inventato in cui si svolge la vicenda (San Masculo), prima località a vietare il patriarcato. Un susseguirsi di “ultime volte” che rappresentano la scossa prima dell’affissione della Gazzetta Ufficiale che sancisce perentoriamente il “Divieto di Patriarcato”.

Lo stile musicale è quello classico di Checco Zalone, melodico andante, con la metrica del testo che come sempre strappa più di un sorriso. E che, come sempre, spinge a riflessioni inconsapevoli quanto profonde.

Il cortometraggio è stato girato a Castel San Pietro Romano. Si tratta di un piccolo borgo vicino Roma, presente nella lista dei “Borghi più belli d'Italia”. La regia è stata curata da Gennaro Nunziante, in un sodalizio che si rinnova dopo i lavori congiunti in "Cado dalle nubi", "Che bella giornata", "Sole a catinelle" e "Quo vado?". Nunziante è reduce dal recente successo in sala di “Io sono la fine del mondo”, con protagonista Angelo Duro.

PHOTO CREDIT: agenziafotogramma.it

CHECCO ZALONE PRONTO A TORNARE CON UN NUOVO FILM?

La domanda che è giusto porsi, a questo punto (e considerando i precedenti), è una sola: questo ritorno sulle scene di Checco Zalone rappresenta il cosiddetto “fulmine a ciel sereno” oppure è il preludio a qualcosa di più consistente?

E quando facciamo riferimento alla consistenza il pensiero vola alle sale cinematografiche, da cui Checco Zalone manca coi suoi film ormai da diversi anni. Precisamente dal 2020, data d’uscita nelle sale di “Tolo Tolo”.

Le indiscrezioni vorrebbero una nuova pellicola in arrivo a cavallo della fine del 2025 e l’inizio del 2026. Che sia stata quindi svelata la tematica su cui verrà costruita la trama della nuova pellicola dello showman pugliese? Ai posteri la sentenza.

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