Il Chelsea è vicino al passaggio di proprietà. Dopo 19 anni sembra ormai ad un passo dal termine l’era di presidenza di Roman Abramovič. Il magnate russo ha trovato l’accordo con Tom Boehly, co-proprietario dei Los Angeles Dodgers, per una cifra che si aggira intorno ai 5 miliardi di euro.
Si chiude così una delle guide dirigenziali più longeve dell’epoca contemporanea. Di sicuro, la più dispendiosa a livello economico: da quando Abramovič è diventato presidente del club londinese ha investito sul mercato oltre 2.400 miliardi di euro. Nessuno nell’ultimo ventennio calcistico ha speso tanto.
E questo ha portato a Londra diversi campioni e allenatori di prestigio.
I campioni comprati da Abramovič
Nell’estate del 2003 Roman Abramovič spende 140 milioni di sterline per comprare il Chelsea, rilevando i debiti del vecchio proprietario. Pronti via mette sul piatto 170 milioni di euro a disposizione dell’allenatore dell’epoca, Claudio Ranieri, per creare la squadra migliore possibile per tornare a vincere quantomeno in patria (l’unica Premier prima del suo arrivo era stata vinta 1955).
Nella stagione 2003-04 arrivano, tra gli altri: Juan Sebastian Veron, Hernan Crespo e un giovane Adrian Mutu, giocatori che hanno lasciato un’impronta importante anche in Serie A. L’anno successivo viene costruita la colonna dorsale di quella che diventerà una delle squadre più competitive d’Europa: arrivano Drogba, Carvalho, Robben e il portiere Cech.
Dal 2005-06 al 2008-09 approdano a Londra Michael Essien, Andriy Shevchenko dal Milan (per quasi 44 milioni di euro), Florent Malouda e Deco. Il Chelsea pesca un po’ da tutta Europa anche nel decennio successivo: lo dimostrano gli acquisti di Fernando Torres e David Luiz nel 2010, Eden Hazard dal Lille campione di Francia a sorpresa nel 2012. Uno sguardo anche in giro per il mondo, con Oscar (dal Brasile) e Willian (dalla Russia).
Tra i meriti, soprattutto negli ultimi anni, ci sono stati quelli di valorizzare alcuni giocatori in rampa di lancio: N’golo Kanté (quasi 36 milioni di euro), Pulisic, Havertz e Werner. La ciliegina sulla torta è stato l’ultimo ‘botto’ di mercato, il più costoso: Romelu Lukaku, prelevato all’Inter per 113 milioni di euro.
Con Mourinho il ritorno alla vittoria
Nei 19 anni di Abramovic sono stati 15 gli allenatori passati dalla panchina del Chelsea. Il ritorno alla vittoria in Premier League arriva con José Mourinho nel 2004-05. Due titoli con lo ‘Special One’, poi il digiuno fino all’arrivo di Carlo Ancelotti, che in 2 anni (tra il 2009 e il 2011) lascia il segno anche a Londra. Gli allenatori italiani hanno fortuna sulla panchina dei Blues: Conte vince la Premier al primo colpo nel 2017, Sarri alza l’Europa League nel suo unico anno nel 2018-19. Roberto Di Matteo da subentrato nel 2011-12 regala al club la prima Champions League, bissata da Tuchel l’anno scorso.
Tanti investimenti, ripagati da 21 trofei in 19 annate. Si chiude un’epoca d’oro per il Chelsea, da cui però può nascere un’altra era di successi e soddisfazioni.