Dardust è uno dei produttori più importanti in Italia e non solo. Collabora con i maggiori artisti italiani e i suoi successi sono ormai innumerevoli. È conosciuto anche come grande musicista e compositore. Lo ha dimostrato con il tempo e in questo suo ultimo disco, che s’intitola “Duality”.
Un dualismo musicale perfetto. Le sue due anime, quella elettronica e quella classica, in un unico disco, che è già molto apprezzato dalla critica. Ora è pronto per il suo tour, ma prima è passato a trovarci
Dardust si racconta ai microfoni di Collettivo Zeta con Diego Zappone e Simone Palmieri.
Ciao Dardust benvenuto! Come stai? Che periodo è?
“Molto bene. Sono in giro per presentare questo album molto complesso e completo che racconta la mia vita. Tra poco parto per il tour. Sono in un frullatore di emozioni, ma finalmente siamo tornati a parlare di musica dopo anni poveri causa covid!”
Duality è il tuo dualismo interiore oltre che musicale?
“Sì, è il mio nuovo album tutto suonato che esprime un dualismo, dei mondi differenti. Da una parte abbiamo la musica classica, acustica, come si faceva forse una volta, alla quale sono molto affezionato. Parte tutto da li, e anche oggi per fare le produzioni, se non avessi quell’impronta e quegli studi, forse avrei più difficoltà.
Dall’altra parte c’è l’elettronica, grazie alla quale sono maggiormente conosciuto e dove sperimento proprio come un nerd. Questi due mondi musicali sono le mie due anime, i miei due emisferi, da cui non posso prescindere. Ho una laurea in psicologia e ho fatto fruttare anche quella! Come se fossero anche due mondi: l’oriente sicuramente classico, l’altra parte della terra elettronica”.
Come vedi il mercato discografico ad oggi?
“Molto bene, ci sono un sacco di artisti della Generazione Zeta forti. Sono tornate le chitarre suonate, quasi stile punk, vedi Blanco. La trap va di meno, ora c’è più urban. Cosa succederà in futuro non so, spero si avvicinino all’elettronica come piace a me!”
Sei pronto per i live, che show sarà?
“Molto e non vedo l’ora. A volte seguo gli artisti che produco, mi avete visto anche a XFactor con Elisa. Però ora ho voglia di partire con la mia musica e con le mie produzioni. Ci sarà una parte intimista e una parte più spinta con l’elettronica. Saranno due atti, in teatro, con delle belle scenografie. Gireremo tutta l’Italia e sono molto felice”