Con una carriera decennale, Dardust è pianista, produttore e compositore tra i più influenti e premiati, artefice di uno stile personalissimo e innovativo in grado di ridisegnare i confini di classico e contemporaneo gettando la sua musica ben oltre le definizioni e creando da sempre atmosfere non convenzionali in un equilibrio perfetto tra pianoforte ed elettronica. Oggi, 8 novembre è uscito il suo nuovo progetto discografico, Urban Impressionism, un lavoro al pianoforte in cui Dardust esplora nuove combinazioni di suoni e contrasti per aumentarne la vividezza. L’artista ne ha parlato poco fa in diretta ai microfoni di Collettivo Zeta.
URBAN IMPRESSIONISM
Dopo l’asse geografico Berlino, Reykjavík e Londra, che ha attraversato i primi tre dischi, Urban Impressionism, il suo quinto album in studio, rappresenta una vera e propria sintesi capace di ricomporre le sue dicotomie. Dardust torna a sfidare ancora una volta le convenzioni della musica neoclassica/contemporanea e lo fa, come suo solito, abbattendo i confini tra le arti, unendo musica e architettura, armonizzando i contrasti ma partendo da nuove fonti d'ispirazione. Da un lato, le geometrie architettoniche delle periferie urbane, dal brutalismo al post-modernismo, che in musica si traducono in espressioni genuine, forgiate senza il ricorso ad abbellimenti o artifici produttivi; dall'altro, le rapide pennellate dell’impressionismo pittorico, che si riflettono nel suo approccio alla composizione. Dardust esplora nuovi scenari urbani attraverso viaggi e registrazioni di suoni nelle periferie di diverse città e lo fa prendendo a modello la capacità degli impressionisti di dipingere scene di vita moderna all'aperto rappresentando la realtà in modo soggettivo ed enfatizzando la percezione personale e immediata piuttosto che la precisione dei dettagli. “Tutto è nato da un'analisi delle strutture compositive di Brian Eno, Debussy e Steve Reich. Da lì ho trovato un mio linguaggio “minimale”, in cui il pianoforte continua a ricoprire un ruolo centrale” racconta Dardust: “Ho cercato di realizzare un album dalle atmosfere urbane e oniriche, attraversato dai suoni analogici dei sintetizzatori Moog One, Juno 66 e Take5, le ripetizioni del Godfather e dai campionamenti registrati negli spazi urbani di Parigi, New York e Londra. Mi piaceva l’idea di andare a colorare il bianco e nero delle nostre zone emotive come un pittore impressionista. Le periferie che si vestono di nuovi colori non sono altro che “i non-luoghi” della nostra sfaccettata sfera emotiva lasciati in disparte, i nostri traumi, le nostre ferite. Vulnerabilità che vanno percorse e indagate senza paura, per acquisire una rinnovata luminosità e plasmare una versione migliore di noi stessi”.
IL TOUR
I singoli brani sono accompagnati da video musicali girati a Parigi in luoghi brutalisti, da Les Arènes de Picasso a Viaduc de Montigny, traducendo così in immagini il contrasto e al tempo stesso la fusione tra la geometria dei luoghi e la musica. Dardust come producer vanta due vittorie al Festival di Sanremo e un palmarès di 100 dischi di platino. Il tour Urban Impressionism prenderà il via il 18 marzo 2025, e attraverserà i palchi di 9 città europee, partendo da Barcellona e proseguendo poi a Madrid, Lisbona, Parigi, Bruxelles, Amburgo, Berlino, Praga, Londra. Il tour è prodotto da Metatron, Vivo concerti, ITB International Talent Booking.
18 marzo - Barcellona @Sala Paral-Lel 62
21 marzo - Madrid @San Pol
22 marzo - Lisbona @Teatro Capitolio
29 marzo - Parigi @L’Archipel
31 marzo - Bruxelles @Bozar
1 aprile - Amburgo @Nachtasyl
2 aprile - Berlino @Colosseum
3 aprile - Praga @Conservatoire Hall
8 aprile - Londra @Hoxton Hall