Elisa a Radio Zeta: “Dopo un Sanremo emozionante torno con un album in italiano & in inglese”

“Un momento intenso e importante ma niente stress. Siamo felici, io e il mio team. Per l’amore ricevuto a Sanremo e per l’entusiasmo che si porta dietro questo disco Ritorno al Futuro”, racconta Elisa a Radio Zeta.

Elisa è una certezza. Tornata a Sanremo dopo 21anni, si è classificata seconda con un brano inteso ed emozionante, che s’intitola O Forse Sei Tu. Esce oggi, 18 febbraio 2022, il suo nuovo album Ritorno al Futuro/ Back to the future, anticipato dal brano sanremese e da Seta, già hit radiofonica. Elisa sceglie di dividere il disco in due parti: l’inglese, lingua degli inizi della sua carriera, e l’italiano.

All’interno dell’album sono diverse le tematiche affrontate: il coraggio, l’amore, l’ambiente, il capitalismo, e la forza dell’unione femminile. Le collaborazioni sono tantissime, così come i produttori perché la musica in questo momento storico ha bisogno di condivisione, racconta Elisa.


Elisa si racconta ai microfoni di Collettivo Zeta con Simone Palmieri e Diego Zappone

Ciao Elisa, che momento è dopo Sanremo?
Eh momento intenso e importante ma niente stress. Siamo felici, io e il mio team. Per l’amore ricevuto a Sanremo e per l’entusiasmo che si porta dietro questo disco “Ritorno al Futuro”. È stato lavorato in tempo di pandemia, ed è stata tosta. Sessioni su Face Time, canzoni provate 7 volte, con 7 testi e produzioni diverse. Ma alla fine è andata tutto bene!”

Sono tante le tematiche affrontate, come mai?
“Avevo tante cose da raccontare. Cose che mi stanno a cuore. Su tutte, l’ambiente. Ognuno di noi deve fare qualcosa. Perché se rimaniamo così, non so dove andremo. Poi ho affrontato anche il capitalismo e la fretta di questa quotidianità.”

Tu nel tuo lavoro vai con calma, te la godi?
“Si, per fortuna essendo anche un’artista affermata da un po' di tempo, me la godo. Non avevo fretta di uscire con questo album, e l’ho diviso in due parti. Uno italiano e uno inglese. Tutto nello stesso album, 25 canzoni. Se avessi avuto fretta non avrei mai potuto fare un lavorone così”

Tante collaborazioni, compresi i produttori?
“Si, la musica va condivisa in questo momento storico. Quindi ho chiamato gli amici, e gli artisti che ascolto. Da Mace a Calcutta senza dimenticare Jovanotti e tanti altri. La parte di produzione inglese invece l’ho curata molto da vicino, un po' da nerd. Il mio fonico quando entro in sala mi fa trovare il mio setting preferito. Con alcuni artisti e produttori è nata un’amicizia. Abbiamo passato notti a lavorare duramente.”

E ora il tour?
“Il tour arriverà presto, dovete seguirmi sui social. Vogliamo fare una cosa internazionale, musica e show insieme. Ci sarà anche a livello europeo”

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