Emanuele Aloia, "Sindrome di Stendhal" è il suo primo album

Emanuele Aloia, in diretta su Radio Zeta, ci ha parlato del suo album d'esordio

Emanuele Aloia, classe 1998, nasce a Torino e consegue il diploma di liceo linguistico. Appassionato di cultura, arte e musica, all’età di 16 anni inizia a pubblicare autonomamente diverse canzoni sui principali Digital Stores. Il primo riscontro lo ottiene con “Girasoli’’, uscito alla fine del 2019, che conquista il primo posto nella Viral Spotify e la certificazione Oro. È con il singolo “Il bacio di Klimt”, però, che Emanuele arriva al grande successo. Pubblicato nell’aprile 2020, in piena quarantena causa Covid-19, il brano raggiunge in poche settimane la prima posizione in Viral Spotify, la vetta dei principali Digital Stores e il secondo posto nella TOP 50 Spotify. È inoltre uno dei brani più utilizzati in Italia su TikTok. “Il bacio di Klimt” permette al giovane artista di ottenere la certificazione Doppio Platino e a fine 2020 si aggiudica la #20 posizione nella classifica delle canzoni più acquistate dell'anno all’interno della TOP 100 FIMI Italia. Il 16 aprile 2021 esce il suo primo album “Sindrome di Stendhal”, anticipato a gennaio dal singolo “L’urlo di Munch”, disco d’oro. Oggi in Collettivo Zeta è con noi Emanuele Aloia!
Ciao ben tornato, abbiamo visto da Instagram che sei in studio. Stai lavorando a qualcosa di nuovo? “Come sempre, sono qui con i miei produttori. Nello scrivere canzoni non ho mai problemi!



"Sindrome di Stendhal": il primo album di Emanuele Aloia

Fuori il 16 Aprile, "Sindrome di Stendhal" è il primo album di Emanuele Aloia

E’ uscito il primo album, ed all’interno ci sono anche Girasoli, Il bacio di Klimt e l’urlo di Munch che abbiamo già ascoltato e che hanno ottenuto uno straordinario successo anche su TikTok. L’album è stato presentato nella Galleria degli Uffizi di Firenze il 15 aprile in occasione della giornata mondiale dell’arte. Come è andata? “E’ stata un’esperienza che mi porterò dentro per sempre, è indescrivibile come cosa, sono molto contento”.
Perché la tua persona e la tua musica si uniscono così bene con l’arte? “Non sono un esperto di arte, lo dico sempre, però nella scrittura delle canzoni è una caratteristica importante di questo album perché aiuta molto a far arrivare dell’emozioni all’ascoltatore
Come mai hai scelto di chiamare l’album ‘Sindrome di Stendhal?’ “E’ stata una scelta collegata al concept artistico dell’album. La sindrome di Stendhal è una malattia psicosomatica che si prova quando si ammirano alcune opere d’arte
Parli di equilibrio, dici: “quando sto male perdo l’equilibrio, ma mi succede anche quando sto bene". Come si recupera l’equilibrio? “Con la musica, perché mi da sicurezza
In ‘Notte Stellata’ oltre alle citazioni ci sono anche frasi molto mature e meravigliose tipo ‘Nonostante il tempo, le ferite e i dubbi scelgo ancora te’.. Hai fatto un post su Instagram chiedendo quale frase piacesse di più ai fan…e a te? “Quantomeno un’ombra parla di una luce
"Notte stellata" inizia come una ballad poi esplode con la cassa in 4/4 e diventa un pezzo da ballare con un sound molto estivo e fresco. Come ci avete lavorato? “Nasce con l’approccio quasi come ‘Il Bacio di Klimt’ poi abbiamo vissuto un cambio dinamico insieme al mio produttore e trovato questo sound fresco
Perché ‘Notte Stellata’ e perché Van Gogh a livello artistico? “Mi ha portato fortuna con Girasoli, tutto è partito da lì ed è stato chiudere un cerchio…inoltre è un artista che stimo parecchio
C’è una canzone dell’album che si chiama "Ipocrisia", una denuncia sociale che parla di social, che rapporto hai con i social? “Ho un rapporto da 22enne…i social sono fondamentali per condividere la propria musica ma ci sono delle cose che tengo per me e non voglio postarle, preferisco tenerle per me



Giochiamo a "Prendi l'arte e mettila da parte" con Emanuele Aloia

Abbiamo rubato delle piccole curiosità che non tutti sanno su diverse opere famosissime.
Per molto tempo si è vociferato che uno dei dipinti più famosi di Leonardo da Vinci la Monna Lisa fosse in realtà un autoritratto dell’artista stesso. Attualmente la ricerca ha accertato che la donna ritratta è
Paola Santucci, Lisa Gherardini o Cinzia Nunziatini. “La seconda, Lisa Gherardini
Nel quadro L’ultima cena di Santa Maria delle Grazie: non tutti sanno che, in origine, venivano rappresentati anche Splendidi girasoli, I piedi di Gesù o due cavalli. “I piedi di Gesù
In quale momento della vita di Van Gogh fu dipinta l’opera Notte Stellata? Mentre era ricoverato in un ospedale psichiatrico, mentre cercava acqua in un pozzoo alla vista di un arcobaleno. “La prima
In che anno Michelangelo Buonarroti realizzò il David di Donatello 1450, 1620 o 1501. “1450
Per quale motivo Andy Warhol raffigurò i 32 barattoli della zuppa Cambpell? Perché li sognò per 3 notti di fila, perché furono il suo pranzo quotidiano o perché glielo chiese la moglie. “La seconda

La canzone della tua vita

Alla fine di ogni intervista, gli ospiti in Collettivo Zeta scelgono una canzone che rappresenti la loro vita. Emanuele Aloia ha scelto "Papaoutai"  di Stromae. Come mai questa scelta? “Seguo Stromae e mi ispiro a lui…Ha fatto parte delle mie preferenze musicali. Questa canzone parla del papà scomparso, ucciso quando lui era bambino e mi piace molto il testo

Le domande dei fan ad Emanuele Aloia

Ecco le domande che i fan hanno fatto ad Emanuele Aloia tramite il nostro profilo Instagram ufficiale @radiozetaof
@The Conory_ : Questa estate farai concerti? "Stiamo lavorando per qualcosa però nel 2022…ogni cosa va fatto con il giusto tempo e il giusto peso
Prima di salutarci, hai postato una foto dove parli del tuo rapporto che avevi con la scuola…ti sentivi un po’ limitato ma avevi ben chiaro il tuo futuro nella musica? “Si sapevo già cosa mi aspettava…la musica è sempre stata nella mia mente



Grazie Emanuele Aloia per essere stato con noi in Collettivo Zeta su Radio Zeta!

Emanuele Aloia a Radio Zeta: in ‘Sindrome di Stendhal’ il mio mondo di arte e letteratura

Tags