Giovedì 11 agosto iniziano gli Europei di nuoto a Roma. La 36esima edizione può regalare diverse soddisfazioni alla spedizione azzurra, padrona di casa al Foro Italico e al lido di Ostia.
Le speranze dell’Italia agli Europei di nuoto
“È la Nazionale di nuoto più forte di sempre”. E se lo dice Federica Pellegrini, 7 ori (e in totale 20 medaglie) in carriera agli Europei, qualcosa di vero ci dovrà pur essere. La ‘Divina’ ha condiviso il taglio del nastro a bordo vasca, nello stadio del Nuoto al Foro Italico, con il presidente della Federnuoto Paolo Barelli. Con l’obiettivo di portare fortuna agli azzurri in gara. E sono in tanti a sperare in una medaglia.
Le ambizioni nel nuoto maschile
Diverse specialità, diversi specialisti. Nel nuoto maschile le ambizioni di medaglia hanno tanti nomi e cognomi. Nei 100 metri stile libero Alessandro Miressi è tra i più attesi dopo un argento e un bronzo nelle staffette su questa distanza a Tokyo. Sui 200 e soprattutto sui 400 ci affidiamo a Marco De Tullio, quinto a Budapest sulla distanza più lunga, e al giovanissimo Lorenzo Galossi (classe 2006), campione europeo juniores sui 400m sl. Sulle distanze più lunghe i nomi sono gli stessi, vincenti, degli ultimi anni: Gregorio Paltrinieri arriva a Ostia con in tasca il fresco titolo di campione del mondo dei 1500 metri, mentre Gabriele Detti ha disputato la finale iridata a Budapest e c’è da credere che non vorrà restare fuori dai migliori neanche questa volta. Non dimentichiamoci per il dorso di Thomas Ceccon (da tenere d’occhio anche sui 100 farfalla), reduce dall’oro e record mondiale, e per lo stile rana di Nicolò Martinenghi, argento a Budapest sui 50 metri e primatista europeo. Sui 200 misti Alberto Razzetti vuole migliorare l’argento europeo del 2021.
Le speranze del nuoto femminile
Non sono da meno le speranze da medaglia del nostro nuoto al femminile. Qui un nome risuona su tutti per quanto riguarda lo stile libero, quello di Simona Quadarella. Romana doc, la classe 1998 ha vinto l’oro negli ultimi due europei sui 400 metri e vuole assolutamente centrare il tris davanti al pubblico di casa. È molto attesa anche sugli 800 metri, specialità in cui ha raggiunto il podio sia a Tokyo sia a Budapest, dove invece ha ‘floppato’ per i 1500 e per cui ora punta a rifarsi. Per i 100 e soprattutto sui 200 dorso c’è Margherita Panziera, arrivata quarta ai recenti mondiali sulla distanza lunga e prima delle europee. Sullo stile rana c’è grande attenzione per Benedetta Pilato, argento sui 50 e oro sui 100 metri in questa specialità a Budapest e pronta per una ‘doppietta’ alla portata. Alle sue spalle ci sono anche Carraro e Castiglioni pronte a regalare almeno un’altra medaglia. E perché no, a farci sognare un podio tutto azzurro… Per la specialità farfalla gli occhi italiani sono su Elena Di Liddo, pugliese classe 1993, che ha già conquistato medaglie agli Europei in passato ma che dovrà fare qualcosa di straordinario per portarsi sul podio anche davanti al pubblico di Roma.
La crescita del nuoto italiano
Dopo un Mondiale da record a Budapest, le attese sul nuoto azzurro sono tante, e non potrebbe essere altrimenti. Parliamo di uno sport, di un movimento, che nel nostro Paese ha fatto passi da gigante negli ultimi quindici anni, sulle ali degli entusiasmi per i successi europei, mondiali e olimpici. Ora la grande occasione, la manifestazione in casa. Per continuare a stupire, per consolidare. Per mettere l’Italia e Roma sempre più al centro della cartina del nuoto europeo.