Eurovision, dalla standing ovation per l’Ucraina al “porca vacca” di Laura Pausini: il resoconto della prima semifinale
Dieci Paesi si qualificano per la finale di sabato. Grande spettacolo da parte dei superospiti, Dardust con Benny Benassi e Sophie and The Giants e Diodato. Non manca qualche polemica social
Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia, Paesi Bassi. Sono i dieci paesi che si sono qualificati nella prima delle due semifinali della 66esima edizione dell’Eurovision, conquistando un posto nella finale di sabato. Standing ovation per l’ucraina Kalush Orchestra. Non ce la fanno invece Bulgaria, Lettonia, Albania, Austria, Danimarca, Croazia e Slovenia.
EUROVISION 2022: TOP E FLOP DELLA SERATA
“Ciao Italia!”, grida Laura Pausini salendo sul palco del Palaolimpico seguita da Alessandro Cattelan e Mika. Si parte. Con i serrati ritmi della scaletta si avvicendano sul palco i diciassette artisti che si contendono la finalissima. Tante ballad, molte non convincono e anche chi decide di puntare su ritmi dance, come l’Austria, o di tentare la strada rock sulla scia del successo dei Måneskin, come Bulgaria e Danimarca, non la spunta. Si aggiudicano il “premio” esibizioni più memorabili di questa prima serata: Moldavia e Norvegia, due momenti definibili con “de botto e senza senso”. L’Ucraina giustifica le previsioni dei bookmakers: ovazione per la Kalush Orchestra alla fine della performance che mischia rap e folklore, condita con gli abiti della tradizione. “Speriamo di portare l’Eurovision 2023 in una Kiev pacificata”, avevano dichiarato alla vigilia della kermesse. Lo speriamo anche noi.
EUROVISION 2022, LA SCALETTA DELLA SERATA
Ad aprire la serata è stata l’Albania, con la Sekret cantata da Ronela Hajati. Seguono, in ordine, Lettonia, Lituania, Svizzera, Slovenia. È il turno di Stefania, la canzone dell’Ucraina. Si prosegue poi con Bulgaria, Olanda, Moldavia, Portogallo, Croazia, Danimarca, Austria, Islanda, Norvegia. Chiude la serata Rosa Linn, rappresentante dell’Armenia.
I SUPEROSPITI DELL’EUROVISION RUBANO LA SCENA
Si chiude la competizione. Mentre ai paesi in gara, con aggiunta di Italia e Francia, viene dato il tempo di votare è il momento di accogliere i superospiti della serata. Partono Dardust e Benny Benassi, che propongono un medley di musica elettronica contaminata da momenti acustici, passando da Children di Robert Miles a Blue degli Eiffel 65 per la Satisfaction di Benassi. “Spostate i divani, si balla”, aveva annunciato la Pausini. E chi siamo noi per tirarci indietro. Vengono raggiunti da Sophie and The Giants, che ci regalano una performance della loro hit Golden nights. Tornano sul palco i tre presentatori, e annunciano il tributo a Raffaella Carrà. Partono le note di Fiesta. Doveroso ricordare l’artista scomparsa, amata in tutta Europa: peccato sia stato così breve. Diciassette artisti sono tanti e la scaletta non può permettersi ritardi, ma forse si potevano ricavare più di 28 secondi per omaggiare Raffaella. Sui social, infatti, è subito scoppiata la polemica. È il momento di Diodato, che avrebbe dovuto rappresentare l’Italia nell’edizione del 2020: quell’anno non ci fu gara ma uno spettacolo simbolico, costruito “da remoto”. Finalmente Diodato può riprendersi quel palco, e lo fa egregiamente, emozionando con la sua Fai Rumore. Dopo una breve presentazione dei brani di Francia e Italia, che si esibiranno direttamente sabato, è il momento di chiudere il televoto e la serata. A regalarci una risata finale è la spontaneità di Laura Pausini, che elencando gli artisti qualificati per la serata di sabato si inceppa pronunciando la parola “sixth” e si lascia sfuggire un “Porca vacca!”.
EUROVISION SONG CONTEST 2022, LA CLASSIFICA DELLA PRIMA SEMIFINALE
Scivoloni a parte, la serata si conclude con la proclamazione della classifica finale. I nomi dei dieci paesi che accedono alla semifinale vengono dati in ordine sparso. Si tratta di: Svizzera, Armenia, Islanda, Lituania, Portogallo, Norvegia, Grecia, Ucraina, Moldavia, Paesi Bassi. L’ordine di uscita ufficiale di sabato si saprà solamente domani sera, dopo la seconda semifinale.
IL FANTAEUROVISION
C’è chi ieri sera guardando l’Eurofestival ha sentito la mancanza di papalina, zia Mara e degli altri tormentoni fantasanremesi. Sicuramente non rivedremo le flessioni sul palco di Rkomi e Amadeus, ma non bisogna disperare. Anche la manifestazione europea ha il suo omologo: il Fantaeurovision. Le regole sono le stesse: ci sono dei bonus e dei malus, delle squadre e dei baudi, le finte monete che prendono il nome da Pippo Baudo, da guadagnare. Anche se le iscrizioni si sono chiuse il 9 maggio, è il gioco perfetto da fare con gli amici muniti anche solo di carta e penna. Si vince il massimo dei punti, 50, se il cantante prescelto arriva primo. Bonus aggiuntivi per: esibizioni con ballerini, frasi femministe o pro Lgbtq+. Se l’artista si siede, rompe uno strumento o se viene squalificato si perdono punti.