08 marzo 2021, ore 13:15 , agg. alle 14:15

Facebook si unisce al Garante della Privacy contro la pornografia non consensuale

Oggi si celebra la Giornata internazionale dei diritti della donna, un’occasione dedicata alla commemorazione e alla riflessione sulla parità di genere. L’ONU ha istituito ufficialmente la ricorrenza nel 1977, con l’intento di spingere i paesi membri a raggiungere una completa uguaglianza di genere entro il 2030. In occasione di questa ricorrenza, tra le tante iniziative messe in atto, ne arriva una anche da parte di Facebook.

Facebook per la lotta alla pornografia non consensuale

Oggi, 8 marzo, in occasione della Festa della Donna, Facebook, in collaborazione con il Garante per la Protezione dei Dati Personali, ha dato vita ad un progetto per la lotta alla pornografia non consensuale. Il Garante renderà, infatti, disponibile sul proprio sito un canale dedicato alle segnalazioni di tutte le persone che temono la diffusione delle proprie immagini intime su Facebook o Instagram.
Il programma di Facebook è stato, in realtà, attivato lo scorso anno in Italia grazie alla collaborazione con l’associazione no-profit PermessoNegato, per impedire che fotografie o video intimi vengano pubblicati su Facebook e Instagram senza il consenso delle vittime.

Le persone maggiorenni in Italia che vivono questa situazione, possono contattare PermessoNegato e, da oggi, anche il Garante Privacy, per richiedere di essere aiutate a sottoporre in modo sicuro quelle foto o video a Facebook. Quest’ultimo, creerà una firma digitale unica o hash del contenuto prima di distruggerlo: si tratta di una firma composta da valori numerici che codificano l’immagine in modo che non sia riconoscibile a occhio nudo. Facebook poi bloccherà ogni possibile tentativo di pubblicazione sulle proprie piattaforme.

E’ possibile fare segnalazioni su Facebook o su Instagram anche nei casi in cui le immagini o i video intimi siano stati già condivisi senza consenso. Anche in questo caso il social network utilizzerà la stessa combinazione di impronte digitali e tecnologia di corrispondenza delle foto così da ridurre al minimo il danno e in modo che i contenuti violati non vengano condivisi di nuovo.

Revenge porn: i dati del 2020

Attraverso l'apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale, Facebook è, inoltre, in grado di rilevare le immagini o i video di nudo che vengono condivisi senza permesso sulla piattaforma.
Solo nel quarto trimestre del 2020, infatti, sono state rimosse 28 milioni di immagini di nudo e atti sessuali di adulti, nel 98,1% dei casi ancor prima che venissero segnalate.

Inoltre, già nel marzo del 2019, Facebook ha lanciato a livello globale "Non senza il mio consenso", un hub online per aiutare le persone vittime di pornografia non consensuale insieme ad degli esperti del settore, all’interno del Centro per la sicurezza. Le vittime possono trovare in questa sezione le risorse e i contatti di organizzazioni competenti, comprese indicazioni sulle misure da poter adottare per eliminare i contenuti dalle piattaforme di Facebook ed evitare che vengano ulteriormente condivisi.
“Siamo lieti di poter rafforzare il nostro progetto pilota contro la pornografia non consensuale grazie alla preziosa collaborazione del Garante Privacy” - ha dichiarato Laura Bononcini, Public Policy Director Southern Europe di Facebook. “Abbiamo condotto numerose ricerche in questo campo e collaborato con molte organizzazioni internazionali per la sicurezza per rivedere e migliorare la nostra risposta a questo grave problema e, attraverso la nostra tecnologia, vogliamo offrire strumenti validi ed efficaci alle vittime. Continueremo ad impegnarci affinché le persone si sentano al sicuro sulle nostre piattaforme e possano sempre trovare in noi un alleato per tutelarsi da qualunque abuso online”.

Buona Festa della Donna da tutto lo staff di Radio Zeta!