Fantasy e teen drama si uniscono all’interno di Nights, nuova proposta in arrivo dagli States: ne abbiamo parlato con il disegnatore, Luigi Formisano

Un fumetto che unisce tematiche affini ai lettori più giovani e atmosfere fantasy in un mix capace di tenere incollati alle pagine

L’universo delle narrazioni a fumetti si arricchisce quotidianamente di novità curate da artisti di tutto il mondo. E tra questi, i nostri compatrioti si stanno sempre più ritagliando un ruolo da assoluti protagonisti. Non è raro trovare nei team creativi di primissimo piano nomi italiani. Con i risultati finali che sono sempre più di assoluto spessore.

E una serie di volumi, pubblicati da Edizioni BD e curata da Simone Di Meo (uno dei disegnatori italiani in forze alla Marvel sulla cresta dell’onda), sta ponendo sotto la lente proprio i nostri artisti. Dopo “The Cull”, che vedeva ai disegni Mattia De Iulis, è oggi il turno di “Nights”, di Wyatt Kennedy e Luigi Formisano.

E proprio con Luigi siamo andati dietro le quinte, alla scoperta dei retroscena della lavorazione di questa nuova serie.

ALLA SCOPERTA DI NIGHTS

Una storia dove il confine tra realtà e fantasia è molto sottile: di cosa parla “Nights”?

"Nights" tratta di un gruppo di ragazzini emarginati che per motivi diversi si ritrova a condividere una casa a Santo Pedro, in Florida. Cercando di mantenere intatte o vagamente normali le loro vite quotidiane, in un mondo dove mostri come fantasmi e vampiri sono comunemente accettati (più o meno).

Unire trame young-adult a tematiche fantasy – artisticamente parlando – dev’essere stata una bella sfida. Cosa ci dici dopo questi primi cinque capitoli?

Ahahah effettivamente è stata una bella sfida!

Da un punto di vista narrativo, io e Wyatt sapevamo dal primo momento di voler intrecciare elementi soprannaturali a dinamiche da teen-drama.

Arrivati a questo punto del processo creativo di "Nights", posso dire con certezza che le soluzioni di storytelling fantasy e horror ci hanno permesso di esplorare temi come la crisi d'identità, il senso di non appartenenza, i forti legami di amicizia e l'amore adolescenziale. In modi che non avremmo potuto approfondire altrimenti.

E quando ricevi il feedback dei lettori, sui social o dal vivo ai festival del fumetto, e vedi che non solo i temi trattati in "Nights" sono arrivati, ma che sono anche stati apprezzati, realizzi che tutto il lavoro e l'amore che c'è dietro ad un progetto del genere è stato ripagato.

SINERGIE E SGUARDO AL FUTURO

E cosa ci dici della collaborazione finora con Wyatt Kennedy? Che, tra l’altro, ha un ottimo feeling con gli artisti italiani… (precedente: “Bolero”, con Luana Vecchio)

Il legame con Wyatt Kennedy è senza dubbio il fulcro di tutto il progetto. "Nights" non sarebbe ciò che è senza la collaborazione che si è creata tra noi. Avere accanto un amico, oltre che un professionista assolutamente folle e spietato verso il lettore, è stato l’elemento perfetto per dare vita al progetto. E mi considero estremamente fortunato per questo. Inoltre, condividiamo la passione per gli stessi film, fumetti, manga, anime, serie tv e documentari, il che rende il nostro sodalizio ancora più completo.

Wyatt ama collaborare con artisti italiani! Mi ha confidato più di una volta che ammira la nostra professionalità e la nostra capacità di dare uno stile visivo e di storytelling incisivo ai progetti su cui lavoriamo.

Cosa ci riserva il futuro? Ne possiamo già parlare…?

Quello che posso rivelare ora, sperando di non finire nei guai, è che una seconda 'stagione' di "Nights" è in arrivo ed è destinata ad essere ancora più esplosiva e surreale (insieme ad altri progetti legati a "Nights" che bollono in pentola, ma che rimanga tra noi) quindi allacciate le cinture!

Con premesse come queste non si può che entrare in hype in vista del futuro. E recuperare questo piccolo gioiellino se, nelle ultime settimane, vi foste distratti e ve lo foste perso.

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