“Dobbiamo contrastare gli effetti dannosi dei social sulla sviluppo e il benessere dei nostri figli. La Florida ha un interesse stringente e il dovere di proteggere i ragazzi, la loro salute mentale e la loro adolescenza”. Così il Presidente della Camera dei rappresentanti della Florida, Paul Renner, ha motivato il nuovo progetto di legge che potrebbe interessare lo stato più a sud-est degli Stati Uniti, escludendo dai social network utenti sotto i 16 anni.
Cosa prevede la legge?
La legge prevede la cancellazione permanente dei dati personali degli account che verranno chiusi (gli utenti under 16) e offre ai genitori la possibilità legale di fare causa se questa procedura non verrà rispettata. Queste restrizioni includerebbero anche limitazioni sull'accesso ai siti web per adulti. Adesso il testo, per diventare effettivo, deve passare dall’approvazione del Senato statale.
Quali sono le piattaforme coinvolte?
La legislazione non specifica le piattaforme coinvolte ma si riferisce a social media che tracciano l'attività degli utenti, consentono ai minori di condividere contenuti e interagire con gli altri, e fanno uso di funzioni progettate per indurre un uso eccessivo. Alcune app di messaggistica privata, come WhatsApp, non dovrebbero essere influenzate dalla proposta. L’accusa è di sfruttare la crescita dei bambini per motivi di business, sottolineando il loro modello che mira a mantenere gli utenti agganciati attraverso ricompense come like, autoplay e notifiche push che generano scariche di dopamina.
Le polemiche: legge troppo restrittiva
Chi polemizza contro questa legge sostiene che essa non conferisce potere decisionale ai genitori e che un divieto totale ai social media potrebbe limitare l'accesso a importanti risorse e amicizie per molti minori, compresi coloro che traggono guadagno come influencer. La situazione in Florida sembra essere più restrittiva rispetto a leggi recentemente adottate in altri stati, come lo Utah, dove le società di social media devono ottenere il consenso dei genitori prima che i minori di 18 anni possano aprire un account. Attualmente, questa proposta è oggetto di controversie legali con gruppi associati a grandi aziende come Meta, TikTok e X.
C'è questa possibilità di restrizioni anche in Italia?
Sappiamo che la Florida non è il primo Stato a prendere provvedimenti del genere e non sarà certamente l’ultimo. La linea sottile tra protezione degli utenti e censura è molto sottile e per questo bisogna fare attenzione al percorso da seguire ma sicuramente qualche intervento risulta essere sempre più necessario.
In Italia è già entrata in vigore il parental control sulle sim dei minori, che riguardava altre tipologie di siti web e contenuti. Per quanto riguarda i social network, invece, va segnalata e ricordata l’iniziativa del gruppo parlamentare Azione - Italia Viva. Una proposta di legge volta a regolare l'accesso ai social: divieto di accesso per i minori di 13 anni, mentre quelli tra i 13 e i 15 anni potranno utilizzare i social solo con l'approvazione dei genitori. Il controllo sull'età sarà implementato attraverso una certificazione fornita dagli utenti sulla piattaforma. In caso di violazioni, saranno previste sanzioni, ispirate al Regolamento UE, con multe fino al 4% del fatturato globale della società detentrice della piattaforma.
La proposta segue un modello simile a quello adottato in Francia, dove è vietato l'uso dei social ai minori di 15 anni senza il consenso dei genitori, con sanzioni fino all'1% del fatturato per le aziende tech.