Ghali a Sanremo 2024: “I problemi di razzismo che ci sono nel nostro paese ci sono ovunque”
Il cantautore ha spiegato le origini del brano Casa mia e l’idea dietro all’alieno Rich Ciolino
È stato un anno speciale per Ghali. Ha viaggiato tanto, ha seguito le energie, si è occupato di sé. Oggi, ai microfoni di Radio Zeta, ha raccontato qual è la vera storia dietro a “Casa mia”, il brano con cui è in gara alla 74esima edizione del Festival di Saremo.
COM’È NATA “CASA MIA” DI GHALI?
“Casa mia” è nata viaggiando. Tra i cambiamenti. Scritta a più riprese insieme a Petrella e Michelangelo, la traccia di Ghali è stata chiusa solo il giorno prima della scadenza sanremese. “La musica è casa mia. Mi sento super trasversale, mi piacciono tanti generi. Secondo me sono riuscito a portare qualcosa di giusto per Sanremo e per il suo pubblico”, ha detto il cantautore che da anni sperimenta diversi generi. E si sente.
GHALI SI ESPRIME SU RAZZISMO E PREGIUDIZI
Nella sua discografia Ghali sogna un mondo libero. Non sempre, però, ci si riesce. “Non c’è curiosità. Mi faccio guidare dall’amore, dalla passione. Quando ti lasci andare così succedono cose fantastiche”, spiega dando la colpa alla “paura”. Ai pregiudizi. “Non esistono paesi razzisti, ne persone razziste. Esiste intolleranza e ignoranza”, aggiunge. E ha ragione. Nei suoi viaggi ha levato ogni barriera.
I pezzi di Ghali hanno sempre un messaggio profondo. “La musica è come una tela, un quadro, puoi dipingere quello che vuoi”, dice. Eppure non sente il “dovere” di farlo. È parte di se.
GHALI CON L'ALIENO RICH CIOLINO A SANREMO 2024: CHI È E COSA SIGNIFICA?
Assomiglia un po’ a un animale ma in realtà è un alieno. Si chiama Rich Ciolino ed è la nuova “mascotte” di Ghali. O meglio, il simbolo di “Casa mia”. L'extraterrestre immaginario con cui Ghali dialoga nel brano è giunto a Sanremo insieme all'artista, posando con lui per i fotografi e incontrando i fan. Ma da cosa è nata l’idea? “Dal nulla mi ha scritto qualcuno, pensavo fosse uno scherzo. La persona con cui stavo chattando mi leggeva nel pensiero. Allora abbiamo continuato a conversare”, spiega l’artista. La storia di un’amicizia inaspettata.