E’ stato nostro ospite lo scorso Maggio per parlarci del suo ultimo singolo “Regali fatti a mano”, oggi è tornato con il suo ultimo lavoro “Glenn Miller”: è Gio Evan il nostro ospite in Collettivo Zeta!
“GLENN MILLER”: IL NUOVO SINGOLO DI GIO EVAN
Fuori il 6 Novembre, “Glenn Miller” è il nuovo singolo di Gio Evan.
Perché hai scelto proprio questo titolo? “ Il protagonista del significato è il verbo ‘improvvisare’. Quest’anno ho testato su di me l’arte dell’improvvisazione, sia sul palco dove per la prima volta quest’estate abbiamo portato uno spettacolo dove tutti i monologhi erano completamente improvvisati, sia nella mia vita personale. Ho capito quanto è importante non pianificare più, godersi quello che viene improvvisando. Mi piaceva il verbo ‘improvvisare’, perché chi improvvisa è chi si fida di se stesso, degli altri e della vita, altrimenti non puoi farlo: la diffidenza non permette l’arte dell’improvvisazione. L’ho affiancata all’arte del Jazz perché è la sapienza dell’improvvisazione nell’ambito musicale. Glenn Miller l’ho scelto perché aveva questo volto molto pallido, vitreo, quasi più nuvola che uomo”.
Quanto è difficile improvvisare nella vita e nel palcoscenico? “Devi essere veramente lucido per poterlo fare. Ci vuole anche un’astinenza dal cibo: prima di uno spettacolo non mangio, devi essere un tubo vuoto”.
Nel testo c’è una frase che cita due grandi artisti: “io che esco di casa Renoir e rientro Lucio Fontana”. Che intendi? “E’ semplicissimo. Renoir è considerato il pittore della gioia, quindi esco di casa con intenzioni felici, quando ritorno a casa, invece, sono Lucio Fontana. Nel senso che ritorno con uno squarcio nella mia tela”.
Nella copertina ci sei tu nel bosco con la testa che è incastrata a terra che fuma. Perché questa scelta? “E’ stato uno schianto, come se in realtà venissi da un punto alto e mi ritrovassi precipitato a terra nel bosco, che è la mia casa madre. E' quello il posto dove io sono umanizzato”.
In questo singolo c’è un sound particolare perché c’è un coro di bambini. Come è nata l’idea? “C’è un gruppo di coro a Milano, sono dei ragazzi straordinari. Avevo scritto da poco un libro per bambini, è stato un anno dedicato a loro e quindi quest’anno è stato molto d’impatto e volevo fare qualcosa per loro dandogli voce”.
“I RICORDI PREZIOSI DI NOAH GINGOLS”
Il 6 Ottobre Gio Evan ha pubblicato il suo libro dedicato ai bambini: “I ricordi preziosi di Noah Gingols”.
Perché hai scelto un libro dedicato ai ricordi? “Ho scritto questo libro immaginando il momento in cui la mamma o il papà leggono un libro al proprio figlio prima di andare a dormire. Mi piaceva distruggere il mito del mantello, di colui che salva, ma proiettare tutto un mondo interiore a questo essere vivente che decide di riprendere la vita con un ritmo super calmo e super tranquillo. I ricordi mi sembravano dei bei fermo immagine che ci servono per momenti tristi, quando hai bisogno di ritornare felice: è in quel momento che pensi ai bei momenti passati”.
GIOCHIAMO A: CHI VUOL ESSERE DOMANDATO
E’ arrivato il momento del gioco! Simone Palmieri ed Isabella Palmisano hanno chiesto a Gio Evan di dirci cosa preferisce tra..
Jazz o pop? “Beh, direi Jazz”.
A cena: deliveroo o cucina fatta in casa? “Cucina fatta in casa, perché in Umbria non arriva il deliveroo”.
Regali fatti a mano o comprati su Amazon? “Ovviamente regali fatti a mano”.
Bicicletta o automobile? “Bicicletta”.
La mattina prima colazione o meditazione? “Prima meditazione. Non faccio colazione, bevo solo un caffè dopo”.
Città o paesino isolato in campagna? “Paesino isolato in campagna. Città per fare i concerti”.
Cantante o poeta? “Acrobata”.
DOMANDE DEI FAN
Ecco le domande che i fan hanno fatto a Gio Evan direttamente dal nostro profilo Instagram ufficiale @radiozetaof.
@sovrablu: perché vivi in un bosco da solo e non a Milano? “Perché il bosco è la mia natura. Tutti noi rispondiamo alla nostra vera essenza, obbedisco al mio linguaggio”.
@luci_da_labbra: quando facciamo un ft. tutto umbro? “Presto, perché no.”.
@f.come: hai mai pensato di tagliarti i capelli? “No, per niente, li lascio crescere”.
Grazie Gio Evan per essere stato con noi! Ti aspettiamo presto nei nostri studi!