Ficarra e Picone sono un duo comico molto amato dal pubblico che, con grande disinvoltura, ha dato prova di saper passare dal piccolo al grande schermo, senza perdere smalto. Recentemente hanno dimostrato di sapersi destreggiare bene anche con la realizzazione di una serie, “Incastrati”, coprodotta assieme a Netflix e formata da dodici episodi spalmati su due stagioni. Proprio in piattaforma i due interpreti siciliani tornano con un film d’archivio molto interessante che si riaffaccia nel catalogo streaming per acciuffare nuovo pubblico, magari quello più giovane. Stiamo parlando de “Il 7 e l’8”, pellicola del 2007 diretta da Ficarra e Picone alla loro prima regia, assieme all’altro esordiente Giambattista Avellino.
“IL 7 E L’8”, LA TRAMA IN BREVE
Il film, ambientato a Palermo, racconta la storia di Tommaso Scavuzzo (Salvatore Ficarra) e Daniele La Blasca (Valentino Picone), due ragazzi profondamente diversi, per caratteristiche individuali e per estrazione sociale. Tommaso è un tipo poco affidabile, ladruncolo di segnaletica stradale e taroccatore professionale. Vive in condizioni di precarietà, con la madre vedova e la bella sorella Eleonora (Eleonora Abbagnato). Daniele invece è un bravo ragazzo, dal temperamento mite e sottomesso, studente della facoltà di Giurisprudenza. Daniele è schiacciato da due importanti figure di riferimento: la fidanzata Marcella (Barbara Tabita), una giovane donna determinata ed austera, assistente di un grande professore universitario; e il severo padre, colonnello dei carabinieri, particolarmente ossessionato dalla disciplina e dall’educazione, che ha insegnato al figlio a stare lontano dalle persone poco affidabili e dai perditempo.
Ma le strade di questi due giovani uomini, così differenti tra loro pur essendo nati nello stesso giorno, nella stessa città e persino nello stesso ospedale, sono destinate ad incrociarsi. Una volta incontrati, Tommaso e Daniele, per una serie di incredibili circostanze, non riusciranno più a dividersi.
“IL 7 E L’8”, UNA BREVE RECENSIONE
L’impronta del destino in una commedia cartoonesca che, mentre si diverte a giocare con le astuzie comiche dei due interpreti, lancia qua e là anche delle graffianti riflessioni. L’arretratezza culturale, la paraculaggine truffaldina e un sistema di potere corrotto da cui non sembra esserci via di uscita. La Sicilia e l’Italia sembrano condividere la scena assieme a Ficarra e Picone, sullo sfondo, senza dare fastidio alla storia ma aggiungendo profondità ed elevando il racconto. D’altronde il loro cinema ha sempre saputo equilibrare i due registri narrativi con grande intelligenza e ironia.
Una sequela di gag innocenti e semplici che non si appoggiano mai alla volgarità gratuita e fine a sé stessa. Mai una parolaccia si sente pronunciare da Salvo Ficarra e Valentino Picone che anzi cercano sempre soluzioni alternative, talvolta anche raffinate.
Il loro vertice cinematografico verrà raggiunto in seguito dal film “L’ora Legale” del 2017 ma tutta la loro filmografia ha sempre saputo fare una commedia italiana molto intelligente, trovando nello stile quasi fumettistico la propria cifra.
“IL 7 E L’8”, QUALCHE CURIOSITÀ
Il film è stato girato principalmente a Palermo (provincia e Altavilla Milicia) e Messina (provincia e nel borgo medievale di Santa Lucia del Mela, quest'ultimo ambientazione del fittizio paese di San Giovanni in Calice), oltre ad alcune sequenze a Villa San Giovanni, nella provincia calabrese. Inoltre nella pellicola si registra la prima (e ultima) apparizione sul grande schermo della ballerina dell’Opera di Parigi Eleonora Abbagnato. Non tutti sanno che dalla versione ufficiale del film, è stata eliminata la scena in cui viene spiegato il motivo che spingeva Tommaso a rubare i cartelli stradali, e cioè perché aveva intenzione di rivenderli in stock a prezzo scontato ai sindaci dei paesini siciliani. La scena è presente nei contenuti speciali dell'edizione home video.