Il caso Djokovic e il record di italiani: questi Australian Open sono già da consegnare alla storia

Il thriller chiacchieratissimo di Nole, Berrettini, Sinner&co pronti a regalarci emozioni: il torneo australiano è da non perdere

Djokovic sì, Djokovic no.

Gli Australian Open sono già il torneo più discusso della storia recente del mondo del tennis e ancora devono iniziare. Merito, o colpa, del numero 1 serbo.

Il 'caso Nole'

Gli ingredienti del caso sportivo di questo inizio 2022 sono un’esenzione medica, foto di eventi e un viaggio non dichiarato. L’esenzione per non aver fatto il vaccino anti-Covid, dovuta alla positività di metà dicembre, messa sul tavolo solo in un secondo momento (legittimamente) dai suoi legali. Scatti di un’intervista e un meeting pubblico proprio durante il suo periodo di positività, circolate ovunque sui social. Un viaggio non dichiarato durante un periodo di isolamento fiduciario richiesto a tutti i protagonisti degli Aus Open.

Processo, ribaltone e sentenza finale che lo hanno visto figurare nel tabellone del primo grande torneo dell’anno tennistico fino a 24 ore prima dell’inizio. Sul piatto però ci sono conseguenze ancora più severe e non ancora del tutto allontanate. Si parla di un ban di 3 anni dall’Australia, con conseguente assenza dal torneo di Melbourne, dove ha già trionfato 9 volte (e più in grande, niente possibilità di centrare il Grande Slam per altre 3 stagioni). C’è però anche lo spettro della possibile carcerazione, ipotesi avanzata più volte dagli organi governativi australiani. Di sicuro, per ora, c’è che Nole lascia l'Australia, per guardare dal divano i propri rivali.


Chi ci sarà

Gli assenti, si dice, hanno sempre torto. I presenti in questo caso hanno la possibilità di prendersi la gloria. Sono 10 i tennisti italiani pronti a vendere cara la pelle, un numero da record per il nostro tennis. Grazie al caso Djokovic, perché il ‘lucky loser’ chiamato al posto di Novak è Salvatore Caruso, tennista siracusano che ha ammesso come “non ho seguito molto la vicenda, voglio solo dare il massimo”. Lo stesso faranno i suoi connazionali Lorenzo Sonego, Fabio Fognini, Andreas Seppi, Lorenzo Musetti, Jannik Sinner, Stefano Travaglia, Marco Cecchinato, Gianluca Mager e soprattutto Matteo Berrettini.

E quel ‘soprattutto’ è doveroso. Perché coltiviamo speranze su diversi nostri tennisti, ma Berrettini ha aspettative particolarmente importanti su di lui. E tra l’altro, potrebbe essere tra quelli che hanno più ‘esultato’ per l’esclusione di Djokovic. Lo dice la storia recente: sconfitto in finale da Nole a Wimbledon, bloccato ai quarti sempre dal serbo ai Roland Garros di Parigi e agli US Open di New York. Insomma, un ‘tabù’ in meno a cui pensare.


Tra i 128 tennisti presenti nel tabellone, tolti i 10 italiani, sono occhi puntati su Daniil Medvedev, numero 2 del mondo e vincitore degli US Open nel 2021. Osservati speciali anche Stefanos Tsitsipas e Andrej Rublev, capaci di exploit importanti. Senza Djokovic e con il forfait già annunciato di ‘re’ Roger Federer, gli appassionati aspettano con ansia anche le racchettate di Rafa Nadal.

Inizio thriller e tante aspettative. Questi Aus Open sembrano promettere faville. Non ci resta che aspettare l’inizio, per 13 giorni di pane e tennis.

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