A un anno di distanza dall'uscita di Unica, l'intervista-documentario di Netflix in cui Ilary Blasi racconta la sua verità sulla separazione da Francesco Totti, il pubblico ha avuto modo di osservare una metamorfosi affascinante della conduttrice. All’epoca, aveva trasformato il dolore della fine di una relazione in un potente strumento di successo. Aveva dimostrato di essere capace di rivendicare la propria narrazione, sfruttando la visibilità mediatica per trasformare la sofferenza in opportunità. Ma la nota conduttrice non si è certo fermata lì. Il percorso di Ilary è proseguito con il libro “Che stupida”, un'opera che ha ulteriormente consolidato la sua immagine di donna forte e determinata. Oggi, la conduttrice e Netflix tornano a collaborare per Ilary, una serie che ci offre un'immersione più intima nella vita quotidiana della protagonista. Con questa nuova produzione, l'ex moglie di Totti continua a rivelare aspetti della sua vita privata, senza mai perdere di vista l’impronta di riscatto che ha contraddistinto la sua carriera post-separazione.
ILARY, LA TRAMA IN BREVE
La serie non solo si inserisce perfettamente nel filone delle donne che si reinventano dopo eventi traumatici, ma conferma ancora una volta come Ilary Blasi stia costruendo un percorso di riscatto personale e professionale, capace di conquistare sia il pubblico che il business. La squadra dietro questa nuova produzione è la stessa di Unica, con gli autori Peppi Nocera, Romina Ronchi e la regia di Tommaso Deboni. La struttura della serie è simile alla precedente, ossia si alterna il racconto diretto della Blasi con momenti di viaggio, weekend in barca con le amiche e altre esperienze personali.