Gli Internazionali BNL d’Italia si sono chiusi con il trionfo di Novak Djokovic. Il sesto successo di Nole sulla terra rossa di Roma ha coronato un torneo entusiasmante. Per la cornice di pubblico, che dopo due anni torna ad animare il Foro Italico. Per i tanti talenti italiani passati dai campi e anche dai microfoni di RTL 102.5 e Radio Zeta, radio partner degli Internazionali.
La ‘Generazione Z’ del tennis italiano
La generazione Z si fa spazio anche nel mondo del nostro tennis. Negli ultimi tempi l’attenzione del Bel paese per questo sport è indubbiamente crescita, grazie anche ai grandi risultati di Matteo Berrettini e Jannik Sinner (rispettivamente classe 1996 e classe 2001, pieno rappresentante della Gen Z).
I successi azzurri hanno aperto la strada a nuovi talenti in rampa di lancio, con Roma che è stata la vetrina ideale per accoglierli alla ribalta internazionale. E ovviamente RTL 102.5 e Radio Zeta, che per tutto il corso degli Internazionali BNL d’Italia hanno trasmetto dal truck presente al Foro Italico, gli hanno dato voce.
I tennisti a RTL 102.5 e Radio Zeta
Tra gli italiani che sono scesi in campo al Foro Italico la sorpresa principale ha un nome e un cognome: Giulio Zeppieri. Il tennista di Latina si è conquistato il primo ‘main-draw’ (tabellone principale) in carriera proprio a Roma, favorito anche dalla precedente “promozione” del connazionale Luca Nardi. E in diretta su RTL 102.5 ha raccontato di come tutto sia nato quasi all’improvviso: “Ho saputo di dover giocare solamente la sera prima!”. (Ascolta qui l'intervista completa )
L’unico romano in campo a Roma – visto anche il forfait di Matteo Berrettini – è stato Flavio Cobolli. Classe 2002, a Radio Zeta-Generazione Zeta ha raccontato che “sono un rosicone, ci vorrà un po’ per mandare giù una sconfitta nella mia città”. (Ascolta qui l'intervista completa )
Essere giovani e gareggiare già ad alti livelli ti permette di affrontare due ostacoli importanti: grandi avversari e i tuoi limiti personali. È successo ad Angelica Raggi, uscita alle qualificazioni ma con testa e soprattutto morale alti per aver giocato su un palcoscenico così. “Quando ho visto che avrei dovuto affrontare la Petkovic mi sono detta “Che figo!”. È stato un sogno”. (Clicca qui per riascoltare l'intervista completa)
Sfidare sé stessi per vincere, prima di tutto sulle proprie difficoltà e inesperienze. Lo sport insegna questo, anche e soprattutto agli atleti più giovani. Molti protagonisti della Generazione Zeta del tennis italiano hanno mosso i primi passi proprio davanti al pubblico di casa di Roma e ai nostri microfoni. Un doppio battesimo che speriamo possa portare tanta fortuna ai giovani sportivi azzurri.