24 marzo 2025, ore 16:40

"Sono combattiva, poco statica, sempre in movimento e anche un pò paranoica. Nella musica sono precisa ma nel resto è un bordello."

Dopo aver sorpreso tutti sul palco dell'Ariston con il brano “Eco”, è uscito a fine febbraio il suo primo album interamente in italiano, intitolato “Joanita”. Stiamo parlando di Joan Thiele, giovane cantautrice bresciana di Desenzano Gadda, che questo pomeriggio è passata a trovarci ai microfoni di Radio Zeta, per la prima volta in Collettivo Zeta.

Approfittando dell’uscita del suo nuovo progetto musicale, si è lasciata andare ad una bella chiacchierata assieme a Nicolò Giustini e Simone Palmieri. “Mi sono presa il mio tempo per vivere e raccontare quello che avevo dentro” ha raccontato sui social a proposito del suo nuovo progetto discografico.

Tra i primi nomi annunciati che saliranno sul palco del Radio Zeta Future Hits Live del 1 giungo a Roma, c'è anche lei, Joan Thiele. 


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Joan Thiele su Radio Zeta racconta il suo album “Joanita”, ecco perchè si chiama così

JOAN THIELE, EMOZIONI INTIME E PERSONALI ATTRAVERSO LA MUSICA

"Joanita", è il soprannome che amici e familiari hanno sempre usato per Joan, sottolineando l’aspetto più intimo e autobiografico del progetto.

“Mi sono data un bacio sulla fronte, per rassicurare la bambina dentro di me. Le ho chiesto di fidarsi. Quando sei una ragazzina, non hai paura, sogni e basta, immagini e inventi il futuro. Ed io ho fatto questo. Ho ascoltato ed investigato le mie emozioni, una ad una. E così ho abbracciato la mia chitarra, acceso l’amplificatore e ho iniziato ad urlare”.

Il disco rappresenta un viaggio sonoro in cui l’artista si immerge nelle proprie radici e nei propri ricordi, raccontando emozioni profonde attraverso la musica. Fil rouge di questo viaggio sonoro è la musica per il cinema, soprattutto quella del compositore Piero Umiliani.

La cui opera Joan ha avuto l’occasione di studiare da vicino grazie alla collaborazione della famiglia Umiliani che le ha aperto le porte dello studio e dell’archivio di famiglia.

Il cinema e le emozioni sono il cuore pulsante di ”Joanita”: ogni traccia dell’album è legata a un’emozione e a un ricordo preciso, creando un mosaico di esperienze che spaziano dalla nostalgia alla rabbia, dalla fragilità alla voglia di evasione.

Da “Veleno” che rappresenta la rabbia, passando da “Bacio sulla fronte” che esplora il tema del perdono fino a “Dea”, “Occhi da gangster”, “Pazzarella” e “Volto di donna” che raccontano storie di passione, creatività, amore e fragilità. E ancora la sanremese “Eco”, un invito a guardare in faccia le proprie paure e a superarle.

Un augurio personale al fratello minore, manifesto di temi come l'importanza di difendere le proprie idee e del valore della condivisione. Ai microfoni di Collettivo Zeta, Joan Thiele ha raccontato della sua esperienza sanremese. “Sapevo che Eco non era un brano che arrivasse subito, ma sono contenta che stia crescendo”.

La chitarra elettrica, strumento centrale del disco e fedele compagna di Joan fin dall’adolescenza, incarna l’energia e la passione dell’artista. Le chitarre che utilizza sono realizzate da lei stessa insieme al designer Marco Guazzini con un innovativo materiale composto di marmo e lana. Questi strumenti unici sono parte integrante sia della dimensione live che dell’album, enfatizzando il connubio tra arte visiva e musicale.

JOAN THIELE: BIO, CARRIERA E SUCCESSI

Cantautrice e producer poliedrica, vive la sua infanzia tra la Colombia e l’Italia. Il suo mondo sonoro spazia tra R&B, soul, allusioni jazz e vocazione internazionale, con un impianto cinematografico che ricorda le colonne sonore del cinema italiano degli anni ’60 e ’70, da Piero Umiliani a Piero Piccioni.

La sua impronta musicale ed estetica è sempre originale, dimostrando che un nuovo approccio sperimentale alla musica pop è possibile. Una consapevolezza sonora che, a partire dall’ep “Operazione Oro”, ha trovato seguito in “Atti” - una release divisa in tre episodi, dove emerge un immaginario sonoro fortemente legato al mondo cinematografico e identitario.

Nel maggio 2023 ha vinto il David di Donatello come Miglior Canzone Originale con il brano “Proiettili”, tratto dal film “Ti mangio il cuore”, presentato alla 79esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia.


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