Justin Timberlake, il barista svela cos’ha bevuto la notte dell’arresto

La popstar è stata fermata negli Hamptons per guida in stato di ebrezza
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È la prima volta che Justin Timberlake viene coinvolto in un problema giudiziario. Marito di Jessica Biel e padre dei piccoli Silas e Phineas, la popstar è sempre stato un esempio per le nuove generazioni. Pochi scandali, duro lavoro e tanta buona musica. Fin’ora.


IL PRIMO CONCERTO DI JUSTIN TIMBERLAKE DOPO L’ARRESTO

La notte di lunedì 17 giugno a Sag Harbor, Long Island, Justin Timberlake è stato arrestato per guida in stato di ebrezza. “Non vedo l’ora di difendere vigorosamente Mr. Timberlake da queste accuse. Avrò molto da dire al momento opportuno ma sto aspettando tutte le prove dalla procura distrettuale”, ha dichiarato quando è stata diffusa la notizia Ed Burke, l’avvocato del cantante. Timberlake invece non aveva proferito parola sulla vicenda. Nessun post social, nessuna dichiarazione a mezzo stampa. Tutto taceva fino al concerto di ieri a Chicago. “Siamo stati insieme attraverso alti e bassi ed è stata una settimana difficile, ma voi siete qui e io sono qui, e niente può cambiare questo momento. So che a volte sono un tipo difficile da amare, ma voi continuate a farlo e io vi adoro a mia volta”, ha detto il cantante visibilmente emozionato. A quanto pare, secondo quanto raccolto dagli insider del magazine People, l’artista pluri vincitore di Grammy sosterrebbe di aver bevuto solo un drink e nulla di più. Sarà vero? Speriamo di si. A determinarlo sarà l’udienza in tribunale prevista per il 26 luglio 2024.


PARLA IL BARISTA CHE HA SERVITO JUSTIN TIMBERLAKE LA NOTTE DELL’ARRESTO

Secondo quanto diffuso da People, ci sarebbe un testimone chiave nella vicenda di Justin Timberlake: un barista. A quanto pare il bar tender dell’American Hotel, luogo in cui si trovava Justin prima dell’arresto, avrebbe confermato che la popstar avrebbe bevuto solo un martini cocktail prima di salire in macchina. "Se ha bevuto di più non lo ha fatto qui”, ha affermato fermamente. Per ora il tour mondiale “Forget Tomorrow” non ha subito variazioni e speriamo davvero che Justin risolva questa brutta faccenda. È proprio il caso di dire: Cry me a river.

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