"L’Isola dei Paguri" sbarca in Fortnite, Cicciogamer89 sbarca all’interno del battle royale con una mappa piena di riferimenti a lui dedicata

Da content creator a contenuto di cui fruire: così si può sintetizzare la nuova avventura che coinvolge uno degli streamer più seguiti al mondo

Quello dei videogiochi e quello dei content creator a tema videoludico sono due mondi che viaggiano sostanzialmente di pari passo. Nel 2024, considerando il panorama tecnologico a disposizione degli utenti, l’uno non può prescindere dall’altro. Un qualcosa che richiama un po’ la questione del paradosso inerente “l’uovo e la gallina”. In questo caso con i content creator (streamer e non) che cavalcano l’onda di un videogioco di successo, oppure che sono a loro volta artefici del successo che travolge un determinato gioco.

E in tal senso sono diversi i casi eclatanti evidenziati negli ultimi anni, da “Among Us” – gioco di deduzione sociale in cui individuare l’assassino, mimetizzato nel gruppo di personaggi impegnati nella partita – a “Fortnite”. E proprio quest’ultimo, il battle royale di Epic Games mattatore degli indici di gradimento dell’ultimo lustro (e anche più), torna a far parlare di sé per un’iniziativa che trascende il mondo digitale dei videogiochi. Più o meno, almeno.

NESSUN’UOMO È UN ISOLA, TRANNE CICCIOGAMER89

Potremmo definirlo un “episodio crossover” quello che vede protagonisti incrociati Fortnite e Cicciogamer89. Lo streamer romano non ha bisogno di presentazioni, certo, ma per dovere di cronaca le faremo comunque. Sono numeri importanti quelli di “Ciccio”, considerando i 3,6 milioni di iscritti al suo canale Youtube e la cifra monstre di 1,6 miliardi di visualizzazioni. A cui va aggiunto anche il record di spettatori contemporanei connessi, pari a 120mila. Numeri che lo rendono il primo streamer italiano e il decimo a livello mondiale nell’ambito di Fortnite.

Come si arriva quindi al crossover tra il battle royale e Cicciogamer89? Tutto nasce da un’idea e dall’unione d’intenti di IDNTT+ e IN-SANE!, che hanno trasformato uno dei content creator più seguiti di sempre… in un’isola. Un arcipelago composto da tanti elementi che richiamano gli elementi che contraddistinguono Ciccio. Già soltanto dal nome dell’atollo, “L’Isola dei Paguri”, in riferimento al simbolo e mascotte del suo canale e alla sua community di appassionati follower. E via così con le diverse aree all’interno della mappa, dal “Promontorio Paguro” al food truck che opera da negozio in-game, che richiama il progetto culinario partito nel 2023 (I Bruger di Cicciogamer89).

Un modo folle e divertente di re-inventare un gioco come Fortnite, trasformando uno dei suoi utenti più rappresentativi in un elemento fondante del gameplay stesso. E saggiare con mano la mappa de “L’Isola dei Paguri” dedicata a Cicciogamer89 all’interno del gioco è semplicissimo: basta inserire il codice “0014-5620-0646” nell’area dove viene richiesto.

FORTNITE E I CROSSOVER

L’attitudine di Fortnite a cercare spunti per nuovi contenuti anche dal mondo reale non è certo una novità. Anzi, il battle royale di Epic Games si è reso protagonista di veri e propri eventi su scala globale, visti i numeri fatti registrare. Si parla di performance live in-game di star come il DJ Marshmello e Travis Scott, che hanno tenuto rispettivamente davanti allo schermo oltre dieci milioni di giocatori in contemporanea da tutto il mondo.

E non dimentichiamo poi altre tipologie di crossover, vale a dire quelle che hanno permesso a Fortnite di portare sui campi di battaglia grandi personaggi da diversi contesti narrativi. Parentesi dedicate all’universo Marvel o a quello di Star Wars, con i vari personaggi principali che divenivano “skin” con cui personalizzare il proprio personaggio. Una sorta di “vestito” da sfoggiare per l’occasione, mentre si provava a essere l’ultimo in piedi al termine della partita per vincerla.

Certo è che con l’avvento dell’Isola dei Paguri di Cicciogamer89 si aprono infinite possibilità per quanto concerne i contenuti. E chissà che Fortnite non sia fonte d’ispirazione per altri publisher e sviluppatori anche in altri ambiti videoludici. Ai numeri l’ardua sentenza.

Tags