La “Doggy bag” diventa una proposta di legge contro lo spreco alimentare
Potrebbe essere obbligatorio in Italia portare a casa ciò che non è stato consumato al ristorante
In passato lo si chiamava “cartoccio” e richiederlo significava compiere un atto di coraggio non indifferente, perché si rischiava di essere additati come “cafoni” o addirittura “taccagni”. L’impresa era così rischiosa per gli usi e i costumi del Bel Paese che a portare a casa gli avanzi di quanto ordinato al ristorante erano pochissimi.
La “Doggy bag” diventa una proposta di legge
Per fortuna con il tempo, l’ingresso della Gen Z e le annesse tematiche di sostenibilità, il vento ha cambiato direzione. Testimonianza di questa nuova mentalità è la proposta di legge che domani, 10 gennaio, arriverà presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati volta a rendere obbligatoria in Italia la pratica di portare a casa ciò che non è stato consumato al ristorante, senza nessun ridicolo pregiudizio. Anzi comprendendo che l’atto in questione è una maggiore presa di coscienza sulla piaga dello spreco degli alimenti, che evidentemente non possiamo più permetterci. Uno strumento sociale e solidale che mira ad accorciare le distanze con gli obiettivi dell’Agenda Onu 2030 (nel nostro Paese, secondo i dati della Fondazione Bdfn, ognuno di noi spreca 65 kg di cibo pro-capite l’anno per comportamenti sbagliati nel consumo, in casa e al ristorante).
Doggy bag, la tradizione americana
La pratica della “Doggy bag” arriva direttamente dagli Stati Uniti ed già ampiamente praticata nei paesi anglosassoni. Le origini di questa tipologia di comportamento non sono chiare, eppure dalle ricostruzioni si arriva ad un’idea nata spontaneamente oltreoceano durante la Seconda Guerra mondiale quando l’abitudine di portare a casa il cibo non mangiato al ristorante si diffuse tra i cittadini.
Anche l’Europa si allinea all’idea salva cibo
Anche in alcuni stati d’Europa è ormai una consuetudine affermata. In Francia, ad esempio, fin dal 2016 è obbligatoria nei ristoranti di alto livello che sono tenuti a fornire ai clienti un’apposita scatola di cartone per portare a casa gli avanzi di cibo. La stessa cosa accade in Spagna dal 2022.
“Borsa per il cane”, non lasciatevi ingannare dal nome
Letteralmente significa "borsa per il cane" e prende il nome dalla pratica di portare a casa gli avanzi per il proprio animale domestico, o almeno questa era il pretesto che si utilizzava, evidentemente anche lì negli USA c’era timidezza nell’avanzare la proposta per sé, dopotutto ogni mondo è paese.
Nella sua versione attuale la “Doggy bag” non è necessariamente destinata ai nostri amici a quattro zampe, infatti, gli avanzi possono essere portati a casa anche da chi non ha un cane ad attenderlo. Molti alimenti possono essere mangiati anche il giorno dopo, magari riscaldati. Ma non solo cibo, si può decidere di portar via da un locale anche una bottiglia di vino non finita. Insomma, tutto purché non venga sprecato.