29 marzo 2024, ore 16:27

La sfida della sfide: Sinner contro Medvedev, occhi puntati su Miami
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Daniil Medvedev contro Jannik Sinner. I due s'incontrano sul terreno di gioco per l'undicesima volta. Tenetevi pronti al match dei match. Esattamente alle 20 di oggi, 29 marzo 2024, gli occhi degli italiani sono puntati su Miami. Sarà una sfida seguitissima. Medvedev, tennista russo, è considerato uno dei più forti con 20 titoli ATP, tra gli Us Open 2021. Ma Sinner non è da meno. A febbraio scorso raggiunge la terza posizione nel ranking ATP, trionfa in Austrialia. Vince e convince. Un momento storico, indimenticabile per gli amanti del tennis e non solo. 

All'orizzonte, adesso, c'è la finale a Miami. Sarebbe, per l'altoatesino, un altro enorme traguardo dopo gli Australian Open. Ma il russo avvisa l'italiano. E dice: 

Voglio riscattare il ko in Australia”

SINNER E' UNO DEI PIU' TEMUTI IN CAMPO

Jannik Sinner, Generazione Zeta, resta uno dei più temuti in campo. Nel 2024, anno d'oro, vince 21 match su 22 sfide e perde solo contro Carlos Alcaraz a Indian Wells.

TUTTO SU SINNER, L'UOMO DEL MOMENTO

Jannik è un ragazzo d'oro, non ama la vita mondana. Non va in discoteca. Rifiuta gli inviti in tv. Dice no ad Amadeus, che lo vuole sul palco dell'Ariston dopo il trionfo in Australia. Sorride al Presidente della Repubblica Mattarella quando viene chiamato al Quirinale all'incontro ufficiale.

Odia il gossip ed è riservatissimo. Ma si sa quasi tutto del suo fidanzamento con Maria Braccini. E' una modella bellissima, fisico mozzafiato, ma lontana dal mondo del jetset. Jannik e Maria sono la coppia perfetta. Si racconta che Sinner sia rimasto colpito dalla sua riservatezza a tal punto da innamorarsi perdutamente. Non vedrete mai Jannik e Maria sulle copertine estive dei settimanali di gossip.

"IL MIO SOGNO? LA SALUTE DEI MIEI"

Parola d'ordine famiglia. Fondamentale per Sinner, che ha un sogno: il benessere dei suoi cari. Ecco cosa ha raccontato di recente:

"La salute dei miei. E continuare a vivere la vita che piace a me, anche dopo lo sport. Ci penso: chissà cosa farò, poi? Di certo desidero occuparmi delle cose che posso controllare: la dedizione al lavoro, la programmazione, la mia testa, che mi sto impegnando a conoscere. Il resto, che vada come deve andare. Ma spero di rimanere bambino il più a lungo possibile perché solo i bambini, facendo cose semplici, sanno godersi il momento".