Libri da Oscar: da Dune a Drive My Car, ecco i film tratti da libri
Spesso grandi film sono innanzitutto grandi adattamenti: vediamo quali libri hanno dato vita ai migliori film dell’anno. Tra quelli anche il talento italiano di Elena Ferrante
27 marzo 2022, ore 12:30
NOTTE DEGLI OSCAR 2022: I PRONOSTICI
Stanotte si terrà la tanto attesa cerimonia di premiazione degli Oscar, condotta da Amy Schumer, Regina Hall e Wanda Sykes. Per la prima volta nella storia vengono scelte tre attrici comiche da stand up per condurre la serata. Tra le anticipazioni legate alla notte del cinema c’è la possibile apparizione in video del presidente ucraino Zelensky. Tuttavia, la trattativa è ancora in corso, così come il dibattito sull’apoliticità dell’evento.
Quello a cui possiamo limitarci sono i pronostici sulle vittorie: per la categoria di miglior attore protagonista vediamo un Will Smith in pole position, seguito a ruota da Benedict Cumberbatch; il nostro Sorrentino non ha grandi chance di vincere la statuetta per miglior film straniero, la quale è già praticamente assegnata al giapponese Drive my car; per miglior attrice protagonista, invece, sembra proprio che la talentuosa Jessica Castani sia a un passo dal podio, nonostante l’eccellente prova attoriale della ex-vampira Kristen Stewart nei panni di Lady D in Spencer.
Una categoria particolarmente interessante per i lettori è senz'altro quella della migliore sceneggiatura non originale: alcuni dei film in lizza quest’anno sono adattamenti di opere letterarie di grande interesse. Vediamo quali sono.
DAL WESTERN DI SAVAGE AI DRAMMI FAMILIARI DI FERRANTE…
Il film che potrebbe guadagnarsi la statuetta per la categoria miglior film, Il potere del cane di Jane Campion, è tratto dall’omonimo romanzo di Thomas Savage, pubblicato per la prima volta nel 1967 ed edito in Italia da Neri Pozza. È uno dei romanzi di riferimento del genere western accanto a Lonesome Dove di Larry McMurtry e la Trilogia della frontiera di Cormac McCarthy.
A fornire materiale da pellicola per la regista Maggie Gyllenhaal è la nostra Elena Ferrante, madre del successo mondiale L’amica geniale. La figlia oscura può infatti contare su due grandi attrici, Olivia Colman e Dakota Johnson, per portare sullo schermo il romanzo del 2006 pubblicato, come tutta la produzione di Ferrante, dalla casa editrice E/O. Questa storia, meno matura della quadrilogia dell’Amica geniale, racconta i sentimenti contraddittori che legano genitori e figli.
…PASSANDO PER MURAKAMI ED HERBERT
L’acclamato Drive my car del regista giapponese Ryûsuke Hamaguchi ha guadagnato 4 nomination in altrettante categorie di rilievo: miglior film, miglior film straniero, miglior sceneggiatura non originale e miglior regia. È probabile che prenda almeno due dei quattro premi.
C’è da dire che Drive my car parte avvantaggiato: è infatti adattamento dell’omonimo racconto di Haruki Murakami contenuto nella raccolta Uomini senza donne del 2014. Murakami è uno degli scrittori orientali più famosi, se non il più famoso, a livello mondiale, premio Nobel più volte annunciato ma, per ora, mai raggiunto.
A chiudere la carrellata, il film che merita di vincere quantomeno tutte le categorie tecniche: Dune di Denis Villeneuve (grande assente tra le nomination per miglior regia). Il capolavoro cinematografico, fortunato epigono di altre esperienze molto meno riuscite, ha restituito tutta la grandezza di uno dei pilastri della narrativa fantascientifica: Dune di Frank Herbert. Villeneuve ha dimostrato che non basta un cast stellare a fare un capolavoro – per star sicuri, tuttavia, ha portato sullo schermo, tra i vari, i talenti di Timothée Chalamet, Zendaya, Rebecca Ferguson e Oscar Isaac –, ma è necessario saper ascoltare l’opera di partenza e restituire una sceneggiatura all’altezza.
Che vinca il migliore!