“Ma non tutta la vita” il Brano dei Ricchi e Poveri a Sanremo 2024: l’analisi
Tornano all’Ariston per la tredicesima volta con un brano dance da ballare senza freni
Abbiamo ancora negli occhi il momento in cui si sono ritrovati su quel palco, tutti insieme, per la reunion voluta proprio da Amadeus. Era il 2020 e la loro musica aveva fatto scatenare chiunque. Ora I Ricchi e Poveri si preparano a tornare a Sanremo per la 13esima volta in gara con “Ma non tutta la vita”. Angelo Sotgiu e Angela Brambati il Festival lo hanno anche già vinto nel 1985 con il brano “Se m’innamoro” e a giudicare dal testo di questo loro nuovo inedito la voglia di innamorarsi continua ad essere protagonista. Stavolta però non si vuole perdere tempo.
SBRIGARSI AD AMARE
Nel brano, cantano: "Dammi retta, scendi adesso in pista", un monito a non lasciarsi sfuggire le opportunità d'amore: "È un monito a non perdere tempo prezioso quando nasce un amore," spiegano. "Si può aspettare l’altro, ma non tutta la vita, come recita il titolo. Perché i figli crescono, le mamme imbiancano...". "Ma non tutta la vita" è un brano pop dance, pensato per essere ballato senza alcuna vergogna. Angelo e Angela esprimono la voglia di cogliere al volo l'opportunità di un amore prima che sia troppo tardi: "Tanto lo sai che ti aspetto, ma non tutta la vita". Tra le frasi più belle c’è sicuramente “Anche la più bella rosa diventa appassita”.
LA PREPARAZIONE DEI RICCHI E POVERI
Nonostante la loro esperienza, l'Ariston continua a suscitare emozioni: "L’emozione è sempre quella del debutto" ammettono. "Però non è paura, piuttosto sana incoscienza: se casca il palco, non scappiamo e affrontiamo tutto!" scherzano. "L’importante è che ci siano tanti fiori e poi, dopo l’esibizione, pesce e pasta al pesto da mangiare". Ma attenzione alla voce ("La propoli aiuta" dice Angelo) e alla linea ("vorrei perdere un chiletto" dice Angela). È impossibile non fischiettarla dopo il primo ascolto.