Meta, entro fine anno il metaverso arriverà nelle scuole: il nuovo progetto dell'azienda
Meta vuole trasformare i suoi famosi visori "Quest" in strumenti che porteranno le scuole nel futuro attraverso l'utilizzo della realtà virtuale e aumentata
Sembra che Meta stia puntando al settore dell'istruzione, trasformando i suoi famosi visori "Quest" in strumenti che porteranno le scuole nel futuro attraverso l'utilizzo della realtà virtuale e aumentata. Un passo davvero importante che può aprire molte opportunità per rendere l'apprendimento più coinvolgente e stimolante e per fornire agli insegnanti idee innovative per organizzare le lezioni, arricchite dal 3D. L'iniziativa, come annunciato dall'azienda, dovrebbe concretizzarsi entro fine anno.
La realtà aumentata nelle scuole, Meta: "Si camminerà tra i dinosauri"
Il nuovo obiettivo di Meta "è il risultato di numerose consultazioni e collaborazioni attivate con educatori, ricercatori e sviluppatori terzi che operano nel settore dell'istruzione in tutto il mondo", spiega in un post Nick Clegg, Presidente Affari Globali di Meta. "Queste tecnologie rendono reali cose impossibili nel mondo fisico invece di raccontare agli studenti com'erano i dinosauri, sarà possibile muoversi e camminare direttamente in mezzo a loro. Si potranno realizzare laboratori di scienze virtuali con attrezzature che la maggior parte delle scuole non potrebbe mai permettersi ed eliminare i rischi legati ad attività di formazione tecnica o professionale, potenzialmente pericolose o costose". "Gli istituti di istruzione e formazione rappresentano un mercato di rilievo per i prodotti tecnologici, e vediamo un numero sempre maggiore di sviluppatori che creano e rilasciano app dedicate a questo settore", racconta Clegg.
Università e realtà virtuale, il caso della New Mexico State University
Quello della New Mexico State University, che insegna diritto penale in una dimensione immersiva, può essere un esempio di come la realtà virtuale possa essere utilizzata in modo innovativo ed efficace nell'ambito dell'istruzione. L'Università, infatti, utilizza i visori di Meta per creare scene del crimine virtuali e consentire agli studenti di assistervi in modo immersivo, offrendo loro la possibilità di vivere un'esperienza di apprendimento molto più memorabile rispetto ai metodi tradizionali e di acquisire competenze in un ambiente sicuro e controllato, preparandoli in maniera più efficace al loro futuro professionale nel campo del diritto penale e dell'investigazione.