Gli smartphone ci hanno cambiato la vita. Se in meglio o in peggio questo è tutto da valutare caso per caso. È però abbastanza evidente come le opportunità offerte da questi piccoli concentrati di tecnologia abbiano avuto un impatto importante sotto numerosi punti di vista.
E quindi sì, ci hanno permesso di accorciare distanze e tempi relativamente alle comunicazioni, permettendoci quindi di restare in contatto con persone con cui, in altri tempi, ci saremmo “persi di vista”. Ma allo stesso tempo quasi ci costringono a una costante e continua permanenza online, una connessione perpetua che, al pari di un gorgo, ti prende e non ti lascia scappare.
Buona parte del merito (o della colpa) va alle notifiche, che spesso arrivano a pioggia sul nostro smartphone. Quei cicalini uniti a vibrazione che ci ricordano che qualcuno ci sta cercando, tramite un messaggio su Whatsapp o attraverso un commento su Instagram, Facebook o TikTok. Ed ecco che lo smartphone torna nuovamente tra le nostre mani, pronto a sostenere ancora una volta sessioni di scrolling compulsivo e consecutivo.
NOTIFICHE, C’È CHI LE CONTROLLA FINO A 80 VOLTE ALL’ORA
Questa eterna connessione con il mondo digitale sembra però non fare bene alla nostra psiche. Un argomento su cui si sono spesi fiumi di parole nel corso degli ultimi tempi. Parole a cui si aggiungono però anche i numeri della ricerca condotta per Amazon Kindle, che evidenzia come gli italiani accendano i propri dispositivi elettronici anche fino a 80 volte in un’ora per controllare le notifiche.
Un elemento di forte stress, per il 92% degli intervistati, considerando che le notifiche – e quindi il tentativo di connessione di altri verso di noi – non conosce orari. Per il 28% degli utenti intervistati le ultime interazioni della giornata arrivano quasi sempre a ridosso del momento in cui vanno a dormire.
Un forte elemento di disturbo quello delle notifiche, considerando quanto siano capaci di distrarre nelle consuete attività quotidiane. D’altronde sì, c’è solo quel messaggio da leggere, ma perché non dare un’occhiata anche al resto? Così, giusto per essere sicuri di non perdersi gli aggiornamenti più importanti. Ma l’attenzione è qualcosa di facile da perdere e difficile da riacquisire, con il ripristino del focus mentale che può necessitare di un lasso di tempo che varia dai 60 ai 90 secondi. Interruzioni dunque che impattano in maniera importante sulla nostra efficienza.