24 giugno 2024, ore 16:05

Un marchio che nel tempo è diventato sinonimo di qualità. Sono stati i primi più di 30 anni fa a scommettere sull’animazione al computer e grazie alle loro ricerche e alle loro innovazioni hanno cambiato la storia del cinema. Stiamo parlando della Pixar, quella casa di produzione nata tra le fila della Lucasfilm, poi acquistata da Steve Jobs e infine accorpata nella grande casa della Disney. Tanti film e tanta storia ne hanno accresciuto la fama, fino a farla diventare un vero e proprio brand. Oggi, con l’arrivo nelle sale di Inside Out 2 e con gli incassi stratosferici che si stanno ottenendo, la Pixar è tornata a ruggire più che mai, riconquistando quel podio nel regno dell’animazione che negli ultimissimi anni sembrava aver perso. Per celebrare l’uscita del nuovo cartoon, ecco una pratica lista con i titoli da recuperare. Qualcuno è talmente famoso che non potete non averlo visto almeno una volta, altri forse sono più nascosti ed è questa l’occasione per scoprirli.


Pixar, ecco i film da non perdere se vi è piaciuto Inside Out 2
PHOTO CREDIT: Ufficio Stampa Disney

IL MONDO DEI GIOCATTOLI

Era il 1995 e a 100 anni esatti dalla nascita del cinema avveniva una rivoluzione talmente forte da ridisegnare i connotati stessi dell’arte audiovisiva. Irrompeva nelle sale Toy Story, primo lungometraggio animato al computer. Dopo diversi anni di cortometraggi sperimentali, la tecnica ha permesso a John Lasseter, Pete Docter, Andrew Stanton e Joe Ranft di compiere questo passo così importante. La storia del mondo dei giocattoli con protagonisti Woody e Buzz ha proseguito il suo cammino in altri tre film che sono riusciti, in qualche modo, ad eguagliare la fortuna e la qualità dell’originale. “Toy Story 2 - Woody e Buzz alla riscossa” (1999), “Toy Story 3 - La grande fuga” (2010) e “Toy Story 4” (2019). Proprio in questi giorni è stato ribadito che nel 2026 la Pixar farà uscire un quinto film della saga. Anche perché il successo al botteghino è stato tale che sarebbe da folli non proseguire il racconto.


IL ROBOT GREEN E SOSTENIBILE

Per i primi anni della sua vita, la Pixar non ha sbagliato un film. Monster’s & Co, Alla ricerca di nemo, Cars, Gli incredibili, Ratatouille, Wall-E, Up. Secondo qualcuno questo periodo viene classificato come Golden Age, ossia il momento di massima qualità che lo studio abbia mai raggiunto. Tra questi titoli, probabilmente, il migliore è proprio Wall-E, la storia di un robot rimasto sulla terra per pulirla dall'ammasso di rifiuti prodotti dagli esseri umani che, nel frattempo, hanno trovato riparo in una grande astronave nello spazio. Un cinema colto ma allo stesso tempo per tutti che con grande coraggio parlava, quando non erano ancora così di moda, di tematiche green e sostenibilità.


TRA MAGIA E CRESCITA

Tra i titoli forse meno conosciuti del catalogo Pixar, c’è sicuramente Onward. Totalmente oscurato dalla pandemia che ne ha condannato l’uscita in sala. Ma il film di Dan Scanlon è veramente un piccolo gioiellino che merita di essere visto. Al centro ci sono due fratelli che abitano un universo in cui i draghi sono animali domestici, gli unicorni vivono liberi, disturbando i quartieri, e in giro è normale vedere troll, gnomi e altre creature dell'immaginario fantasy. Affascinati dalla magia, una volta compiuti entrambi sedici anni ricevono dalla madre un dono molto particolare, che il padre morto aveva riservato per loro: un bastone magico. In allegato c'è anche un messaggio scritto da papà elfo, che li incarica di compiere una preziosa missione: i ragazzi dovranno trovare l'incantesimo che riporterà in vita per un giorno il loro genitore. Un film molto emozionante che sprona gli spettatori a non smettere mai di credere nel potere della magia.

Un altro cartoon della scuderia Pixar che forse è passato un pò in sordina è Red di Domee Shi. La regista, che si era già destreggiata nel bellissimo cortometraggio Bao, mette in scena la storia di Mei Lee, una tredicenne che combatte quotidianamente tra l'essere la figlia modello ed obbediente di sua madre, ed il caos della sua giovinezza. Come se non bastasse, ogni volta che si entusiasma troppo, si trasforma in grosso panda rosso. Una bella metafora della crescita e di quanto può essere complesso ma allo stesso tempo meraviglioso diventare grandi.