Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano… anche nella tecnologia! E’ proprio questa, infatti, l’ultimissima tendenza sui social: il retrotech. Basta scrivere questo termine sulle varie piattaforme per trovare migliaia di post correlati all’hashtag in cui i ragazzi sono alle prese con oggetti del passato.
CHE COS’è IL RETROTECH
Ma cosa si intende quindi con retrotech? Un vero e proprio amore per la tecnologia vintage, che diventa oggetto di culto. Dalle polaroid al VHS, dal giradischi al jukebox, dalla playstation al Game Boy Nintendo, dal Flipper al Tamagotchi: una valanga di oggetti del passato che tornano a vivere grazie alla Generazione Zeta, che li scova tra le soffitte di fratelli maggiori e genitori, tra le bancarelle dei mercatini dell’usato o più semplicemente sulle app di seconda mano, dove si vedono sempre più spesso non solo abiti ma anche libri, accessori e appunto tecnologia.
PERCHÉ AMIAMO COSÌ TANTO IL RETROTECH
Un imprinting, come direbbero in Twilight, che parte da lontano: da una cultura sempre più impregnata di anni ’90. Dalla moda, che vede tornare nei cassetti jeans a vita bassissima, scarpe platform, ma anche gadget tecnologici che scalzano il minimalismo a cui ci eravamo abituati. Dalle cuffie giganti con l’indimenticabile filo, all’orologio Casio. Dai filtri social che mimano l’effetto VHS un po’ rigato o seguono l’aesthetic di una polaroid bruciata dalla luce. Ma anche dal tornare in voga di serie tv cult, come Dawson’s Creek, The O.C. o The Vampire Diaries, arrivata su Netflix proprio in questi giorni.
SPESSO FA RIMA CON RETROGAMING
Ma a spingere, senza dubbio, il retrotech, è stato anche e soprattutto il gaming. Sono tantissime le console che si trovano online, con mercati diversi e prezzi estremamente variabili. Se infatti per qualcuno, che da piccolo magari non era riuscito a ottenerlo dai genitori, è un vero affare trovare un Nintendo usato a pochi euro, qualche collezionista più esperto è disposto a sborsare cifre esorbitanti per edizioni limitate o per quei giochi che magari alla loro uscita non erano stati apprezzati e sono stati rivalutati proprio adesso che non sono più disponibili. E’ quello che è accaduto, ad esempio, di recente, con un’edizione speciale Charizard di un Gambe Boy Nintendo, venduto per 15mila dollari.
CIFRE STELLARI PER LA RETROTECH MANIA
Una tendenza che ha conquistato tutto il mondo, al punto che il sito inglese Ebuyer ha effettuato uno studio dai risultati incredibili. Sapete quanto siamo disposti a pagare per questi oggetti del passato? Cifre esorbitanti. Per esempio, una Polaroid One Step, versione speciale dell’iconica macchina fotografica dai bordi bianchi, prodotta in soli 6 esemplari negli anni Settanta, ha oggi un valore di 150mila dollari. E quanto costa un walkman? Circa tremila dollari. E la prima Playstation? Novemila dollari, nella sua versione speciale che celebrava i 10 milioni di pezzi venduti nel mondo. Insomma ragazzi, date un’occhiata alla soffitta! Chissà che in uno scatolone, chiuso a prendere polvere, non ci sia un vero e proprio tesoro ad aspettarvi.