Si volta pagina. La nuova edizione del Grande Fratello vip cambia pelle (la scelta arriva dai piani alti di Cologno Monzese, sede di Mediaset). Ora spunta un nuovo nome, si tratta di una chef tiktoker che va molto forte sui social. Il suo nome, aggiunto ad altri papabili concorrente, arricchisce la rosa. Si tratta di Rosy Chin, celebre su TikTok, che ha origini giapponese ed è proprietaria del ristorante Yokohama a Milano.
Così, il nuovo Grande Fratello vip prende corpo. Per adesso ci sono tanti nomi, poche conferme ufficiali, troppe indiscrezioni. Spunta anche l’attore Ciro Petrone: potrebbe essere arruolato nella nuova edizione (la prima puntata è prevista per l'11 settembre). L'indiscrezione viene pubblicata su Biccy, sito molto amato e seguito dalla Generazione Zeta.
GLI ALTRI PAPABILI CONCORRENTI
Ma circolano anche molti altri nomi. Alex Schwazer, Brigitta Boccoli, Corrado Tedeschi, Giampiero Mughini, Rosanna Fratello: questi sono solo alcuni dei papabili concorrenti del nuovo Grande Fratello vip. Opinionista, in studio, Cesara Buonamici, che occuperà un ruolo molto importante. Ma non lascerà affatto la conduzione del Tg5 delle 20, da anni è un volto di punta del telegiornale Mediaset. A volerla al Gf vip, come già raccontato, è stato Piersilvio Berlusconi. Una nuova avventura per lei e per il Grande Fratello vip. Che cambia pelle.
LE PAROLE DI CESARA BUONAMICI
«E Signorini è il dominus della trasmissione: tra me e Alfonso c’è una solida, antica amicizia; conto sul suo sostegno per inserirmi adeguatamente. Io cercherò di portare l’esperienza accumulata negli anni come giornalista. Io stessa sarò spettatrice, con il compito di suggerire considerazioni che aiutino il telespettatore ad approfondire i temi e le personalità dei concorrenti», ha raccontato la Buonamici in una recente intervista. «Mi è stato chiesto di portare me stessa nel nuovo programma, non certo di essere altro. Non avrebbe senso. È evidente però che questa nuova posizione mi trova compressa tra due sentimenti. Da una parte esiste qualche preoccupazione per un impegno del tutto nuovo, in un campo nuovo, per temi nuovi. Dall’altra c’è la spinta a sperimentare un modo per rinnovarsi, per uscire da schemi consolidati e ritrovarsi in un’esperienza inedita, però con la fortuna del bagaglio precedente di decenni di lavoro giornalistico. Insomma aggiungo e non taglio».