Rondine racconta il suo primo album su Radio Zeta
Un disco che porta il titolo del suo nome d’arte, come dichiarazione d’identità artistica, per farsi conoscere e raccontarsi
Anche oggi, in Collettivo Zeta, spazio ai protagonisti della musica contemporanea. Approfittando dell’uscita del suo primo album, è passato a trovarci Rondine, nome d’arte del giovane cantautore romano, classe 2005 che ha deciso di intitolare “Rondine” anche la sua prima fatica discografica. Un album che porta il titolo del suo nome d’arte, come dichiarazione d’identità artistica, per farsi conoscere e raccontarsi.

RONDINE, CHI È IL GIOVANE ARTISTA?
Tommaso Santoni, cresciuto a Roma, legato alla sua città, ai suoi scorci, alle sue buche in strada, ai cori dello Stadio Olimpico, ai giardini di Villa Fiorelli dove andava da bambino con sua nonna, porta il nome del bisnonno. Ha scelto come nome d’arte Rondine e la sua libertà. È sempre stato affascinato dai racconti, anche sui banchi di scuola, dove si immergeva nelle opere di Leopardi e nelle storie della Seconda Guerra Mondiale. Con gli ascolti musicali dei genitori, che spaziavano dal pop italiano di Eros Ramazzotti e Tiziano Ferro di sua madre al cantautorato di suo padre, ha assorbito il gusto di scrivere per comunicare le emozioni, intime e personali. La sua è una capacità immediata di raccontare, che non scade mai in qualcosa di già scritto. “Rondine”, il primo album, rappresenta tutto questo: dodici storie in movimento, autentiche e dal potere evocativo, legate alla sua generazione. Le ansie, le relazioni complicate, la crescita verso la maturità, tra sfiducia e voglia di cambiare le cose.
RONDINE E LE TANTE COLLABORAZIONI
Nel disco sono presenti alcune collaborazioni, frutto di incontri in studio, scritture e amicizia. Rondine le racconta così.
Con mew ho instaurato un bellissimo rapporto, ho lavorato con lei a diversi suoi brani come autore e poi mi è venuto naturale, quando ho scritto IL BUIO avere la sua magnifica voce sul brano. Con Quentin40, avevamo voglia di raccontare la nostra città e lui, essendosi trasferito ormai a Milano da qualche anno, aveva voglia di raccontare le sue radici. La collaborazione con Enrico Nigiotti è stata per me un onore, nasce dalla voglia di rappresentare su FERMARE L’ETÀ, due generazioni. Con Mazzariello, oltre ad essere nata una bella amicizia, è nato un brano che rappresenta bene il lato più cantautorale dell’album, PRIMA DI DORMIRE è un pezzo dolce e notturno. FINO A SPEGNERTI è stata l’ultima traccia alla quale ho lavorato del progetto. Tra me e Tancredi, c’era da tempo l’idea di lavorare ad un brano insieme. Il suo tour “Viaggio di maturità” lo ha portato a suonare dal vivo in alcuni dei più importanti Festival italiani, in apertura ad artisti quali Mahmood, Dargen D’Amico, Carmen Consoli, Alfa, Malika Ayane, Colapesce Dimartino, Tananai e ad essere protagonista del “Rock in Roma” e del “Red Valley Festival”. Ancora minorenne e studente di liceo ha firmato, come autore, i testi di Mida “Rossofuoco” (doppio disco di platino) e “Il bacio di Giuda” di Ava, Mida e Villabanks (disco d’oro). Attestazioni che riconoscono Rondine -classe 2005- come uno delle nuove penne e voci della musica italiana.