Se avete adorato The Vampire Diaries e altre avventure di vampiri, sappiate che molto lo dovete sicuramente alla serie cult di cui stiamo per raccontare. Il primo episodio di Buffy l’ammazzavampiri risale al 1997 ed è una piccola rivoluzione. Prima di tutto per il genere: un teen drama, sì, ma che attinge anche dall’horror, con uno sforzo notevole per il periodo anche in termini di trucco e costumi. Protagonista è una ragazza al di fuori dai canoni del personaggio femminile per come lo avevamo conosciuto. Bionda e bella sedicenne di Los Angeles, tutto ci si sarebbe aspettati tranne che avesse un destino così speciale: cacciare vampiri.
VAMPIRI DAL CUORE D’ORO
In un mondo pieno di creature oscure, in ogni generazione viene scelta una ragazza che possa combattere il male. Questa sorte tocca anche a Buffy, che da teenager spensierata si ritrova Cacciatrice, costretta suo malgrado a dover affrontare demoni, mostri di varia natura e vampiri. Che però sono ben distanti dalle entità spaventose che ci avevano tramandato: sono glamour, bellissimi e affascinanti - evidente l’influenza di Intervista col vampiro, la pellicola che appena tre anni prima, nel 1994, aveva visto Tom Cruise e Brad Pitt nel ruolo di due affascinanti bevi sangue- . Ma cosa succede se ciò che devi combattere ti piace? È in questo cortocircuito che si inseriscono le dinamiche più interessanti della serie. Ad incarnarle perfettamente è Angel, il vampiro dal cuore d'oro. A causa di una maledizione infatti, Angel ha conservato la sua anima mortale e pura, che lo fa lacerare nel tormento e lo porta a pentirsi di tutti i delitti compiuti, nel conflitto con la sua natura di vampiro. Da contraltare gli fa il magnetico Spike, altro vampiro dapprima perfido ma che riserverà numerosi colpi di scena, ad alto tasso emotivo.
IL LIETO FINE... FORSE?
Buffy l'ammazzavampiri, pur soffrendo i limiti di un prodotto commerciale di fine anni Novanta, si distingue per originalità dei temi e per il ribaltamento dei ruoli che daremmo per scontati. In questo si nota la sapiente mano del suo creatore, Joss Whedon, che ha curato numerosi progetti di alto rilievo - tra gli ultimi ricordiamo la regia di The Avengers. Una sapienza che si nota soprattutto in due elementi. Il primo: Buffy l'ammazzavampiri è una serie crossmediale, che è riuscita a valicare il confine del teen drama per diventare anche videogioco, fumetto, entrando nei primi blog di fandom. Insomma un piccolo universo che ha fatto vivere un'esperienza a tutto tondo. Due: per il finale. Lontano dai rassicuranti cliché delle serie per ragazzi, l'inaspettato sarà dietro l'angolo. Ma non vi spoileriamo niente.