SabatoSerie - I consigli di Radio Zeta sulle serie da riscoprire: Friends

Cult dei cult, dal cast stellare alla sigla iconica. Perchè su quel divano di New York si è seduta un'intera generazione
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Un cult dei cult, che da ventotto anni si è imposto nell’immaginario collettivo. Perché su quel divano del Central Perk, una caffetteria newyorkese degli anni Novanta, si è seduta un’intera generazione, condividendo incertezze, amori e autoironia con un gruppo di amici che ci sembrava di conoscere. In poche parole, con Friends.

UNA STORIA ORDINARIA

Solo un anno fa il New York Times ha rilanciato un sondaggio in cui si chiedeva di indicare le serie da vedere e rivedere. Non è un caso che al primo posto sia risultata proprio Friends. Ma quali sono gli elementi che rendono una storia piuttosto banale, le avventure di un gruppo di ragazzi assolutamente ordinari, ancora attuale? Proprio la loro semplicità. Lontani dall’essere degli esempi, impacciati, insoddisfatti e inconcludenti, anche sul piano sentimentale, i personaggi di Friends creano un’identificazione semplice, alla portata di tutti. E soprattutto leggera, sempre condita di umorismo, fruibile senza bisogno di prestare troppa attenzione, con episodi che non superano i venti minuti e fanno compagnia con le loro dieci stagioni. 

UN CAST STELLARE

Tutto prende le mosse da Rachel, fuggita dall’altare alla ricerca di indipendenza. Il personaggio è così riuscito che lancerà una giovane Jennifer Aniston, bellissima e intensa. A condividere l'appartamento con lei è la cuoca Monica, sorella minore di Ross, intelligente e sensibile paleontologo che entra spesso in conflitto con Phoebe, che dietro la testa apparentemente tra le nuvole porta con sé la storia forse più profonda. A completare la banda due ragazzi solari e ironici, anche loro coinquilini: l'aspirante attore Joey, i cui provini sono sempre improbabili e lo sfortunato in amore Chandler, un contabile dall'anima comica. Rispetto alle serie squisitamente teen, Friends si distingue per attori di una bravura indiscutibile, che riescono ad essere credibili anche in momenti drammatici, pur mantenendo l'anima da sitcom. Un cast a cui spesso si sono aggiunte guest star: dal Billy Crystal di "Harry ti presento Sally" a Julia Roberts (che fu fidanzata proprio con Matthew Perry, che interpreta Chandler). Da Bruce Willis a George Clooney, da Ben Stiller a Robin Williams, da Winona Ryder a Brad Pitt (fresco di matrimonio con Jennifer Aniston), sono davvero innumerevoli le star che hanno calcato il set della serie. 

LA SIGLA ICONICA, ANCHE MEMATA

Una schitarrata e lo skyline di New York, su cui si stampano le lettere che compongono il nome dello show: parte I’ll be there for you dei Rembrandts, ed ecco apparire spezzoni della serie, in uno stile che ha fatto la storia delle sitcom. Al punto che viene anche memata: sui social si trovano parodie in cui ai personaggi vengono sostituiti leader politici o personaggi d'attualità, creando subito empatia. Perchè forse il merito principale di Friends è stato proprio questo: creare un paradigma che abbiamo ritrovato in tanti prodotti di successo, da How I met your mother a The big bang Theory. Elementi distintivi? La malinconia agrodolce, un senso di nostalgia fatto di allegria genuina e umorismo intelligente. E soprattutto il gruppo di amici radunati in un caffè. Presenti, sempre. E nonostante tutto. Perchè alla fine non importa essere sfortunati o non sapere cosa fare del futuro. L'importante è farlo insieme. 

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