Salmo e Andrea Dodero sono ospiti di Collettivo Zeta per parlare di ‘Blocco 181’, la nuova serie Sky Original dove Salmo ricopre il ruolo di direttore creativo e supervisore oltre che di attore.
Benvenuti, come state? Da dove è partito questo progetto?
Salmo: “Bene grazie, il progetto è nato da Sky che mi ha contattato in primis per ricoprire il ruolo di giudice a X-Factor ma avendo rifiutato mi hanno proposto questa nuova avventura.”
Andrea, Salmo ha seguito anche i casting degli attori?
Andrea: “Sì ci sono stati diversi casting e Salmo era nascosto ad osservare ogni dettaglio.”
Nella serie, il ruolo della periferia milanese è centrale. Come mai?
Salmo: “Volevamo raccontare il mondo delle periferie e Milano ci sembrava perfetta, c’è Barona per lo stile dei palazzi.”
Ci sono tanti giovani artisti che hanno collaborato alle musiche, come li hai conosciuti?
Salmo: “Gabriele Micalizzi ci ha fatto fare un giro nelle periferie milanesi e abbiamo conosciuto dei ragazzi sud americani con il quale lavorare a dei sound latini.”
Blocco 181, qual è la trama?
Andrea: “La strada maestra è quella di un poliamore raccontato nella periferia milanese diviso tra le due fazioni presenti nella serie ovvero i ragazzi del Blocco e i pandilleros della Misa. E’ incluso anche il mondo della droga e di come si muove.”
A proposito, ci ha affascinato il discorso del Delivery. Come funziona?
Salmo: “Avviene tutto dentro gli alveari, tu chiami il centralino che ti risponde con un telefono Nokia 3310 (da qui nasce il mio nome nella serie ‘Snake’) e nella serie non ci sono buoni, sono tutti cattivi.”
Quanto vi siete avvicinati alla realtà delle periferie?
Andrea: “Non abbiamo inventato nulla anche quella della serie è un’iper realtà ma si avvicina molto alla realtà. La serie è stata girata nel giro di un anno.”
Salmo, come è stato recitare per te?
Salmo: “Impegnativo, specialmente all’inizio anche perché recitare nei miei videoclip è differente. Non c’è stata grande preparazione prima e molte volte abbiamo provato tutti live.”
Le canzoni come sono nate?
Salmo: “Il disco è stata l’ultima cosa che ho fatto, ho chiamato Guè in primis e poi tanti altri facendo vedere a loro delle immagini della serie.”
C’è stato un episodio che vi ricordate per qualche strano motivo mentre giravate?
Andrea: “Sì durante alcune riprese si sono avvicinati dei ragazzi che non volevano farci girare e alla fine è dovuto intervenire un attore della serie che ha fatto alcune chiamate per poter continuare a girare.”
Perché il numero 181?
Salmo: “Perché è il nome di un palazzo in zona Giambellino, che tra l’altro è crollato.”
Grazie Salmo e Andrea Dodero, ospiti di Collettivo Zeta!