Sanremo 2020, Intervista ai Pinguini Tattici Nucleari
La band bergamasca è in gara con il brano "Ringo Starr"
Dopo il tour nei palazzetti italiani e molti sold out, i Pinguini Tattici nucleari arrivano a Sanremo, dove porteranno il brano "Ringo Starr".
Esordiranno questa sera sul palco dell'Ariston, direttamente nella sezione big.
Saranno i quinti ad esibirsi, sui dodici restanti nella categoria.
"Mi piacciono i personaggi così grandi da diventare metafore, Ringo Starr è uno di questi: veniva visto come il più sfigato dei Beatles, in realtà ha rivoluzionato il modo di suonare la batteria".
- Come ci si sente ad essere qui, al Festival di Saremo?
"Sono stati anni intensi perché abbiamo iniziato per davvero dai localini, dalla gavetta pura. Siamo arrivati a Sanremo e abbiamo davanti un tour nei palazzetti, quasi tutti sold out, quindi... grazie a tutti i penguiners".
- Cosa avete in mente per la serata delle cover?
"Una cosa strana, non riuscivamo a trovare la quadra e alla fine faremo una cosa rappresentativa, un viaggio nella storia di Sanremo, abbiamo in testa un medley".
I Pinguini Tattici Nucleari abbiano nel 2020 festeggiano i loro 10 anni d’attività, anche se il primo vero squillo discografico è giunto nel 2012. In quell’anno giunge l’EP autoprodotto “Cartoni Animali”.
Si confermano poi nel 2014, grazie all’album “Il Re è Nudo”, che contiene al suo interno uno dei loro singoli più apprezzati, “Cancelleria”.
Arrivano così altri due album, “Diamo un calcio all’aldilà” e “Gioventù Brucata”.
Nel 2019 invece spazio a “Fuori dall’Hype”, che consente loro di ottenere un posto sul palco del Concerto del Primo maggio a Roma. Hanno raggiunto un livello tale da essere noti in ogni regione, da avere una fanbase fitta e appassionata, fino alla chance di Sanremo 2020.