È arrivato l’attesissimo giorno in cui finalmente sapremo i sei nomi dei ragazzi di Sanremo Giovani che si esibiranno poi in gara con i big a Sanremo 2023.
Agli otto già scelti da Amadeus (Gianmaria, Giuse The Lizia, Maninni, Mida, Olly, Sethu, Shari e Will) si sono recentemente aggiunti i quattro selezionati da Area Sanremo, ovvero la band milanese Colla zio, Fiat 131, Noor e Romeo & Drill per un totale di dodici artisti che questa sera si esibiranno in diretta in prima serata su Rai 1.
Tutti i giovani artisti
Tanti di loro già li conosciamo e li conoscete, ve li abbiamo fatti conoscere proprio noi di Radio Zeta; artisti provenienti da ogni parte d’Italia: dai milanesi Colla Zio che stiamo ascoltando proprio in queste settimane con il loro mix di influenze musicali contenute nel brano “Asfalto” al cosentino Fiat 131 che può già vantare una collaborazione con Antonello Venditti nel brano “Per sentirsi meno soli” e che si esibirà a Sanremo Giovani con il brano “Pupille”.
Altro amico di Radio Zeta, conosciuto anche per la sua partecipazione a X Factor 2021 - e che gareggia per potersi esibire sul palco dell’Ariston - è gIANMARIA che partecipa con il brano “La città che odi”.
Ha iniziato come cantautore e strimpellando le canzoni di Brunori Sas e Calcutta per poi dedicarsi al britpop Giuse The Lizia, ventunenne di Palermo poi trasferitosi a Bologna per studiare. Ha affermato che mai e poi mai avrebbe immaginato di poter essere tra i finalisti di Sanremo Giovani 2022 e che anzi, in passato criticava il Festival, che oggi invece considera “una figata”.
Amante dei Radiohead e di Vasco, gareggia con il brano “Mille porte” anche Maninni con un brano che tratta dell’importanza di convivere con i propri mostri, che spesso possono rivelarsi come fondamentali per la piena conoscenza di sé.
Per la stesura e la realizzazione di “Malditè”, Mida, giovane rapper classe ’99 nato a Caracas da madre venezuelana e padre italiano, ha affermato di non aver mai lavorato così tanto su se stesso, sia da un punto di vista canoro sia introspettivo; ha iniziato pubblicando sul web i suoi freestyle e ha dimostrato di essere cresciuto molto proprio grazie a “Malditè”.
Tra le voci femminili in gara, spicca quella di Noor giovanissima, appena diciottenne, si è aggiudicata la partecipazione a Sanremo Giovani grazie alla vittoria di Area Sanremo. Ha esordito nel mondo dello spettacolo partecipando nel 2021 alla serie tv “Tu non sai chi sono io” nonostante abbia iniziato a suonare il pianoforte fin da piccolissima per poi dedicarsi alla stesura dei suoi brani.
Forse tra i nomi più noti alla generazione Z c’è quello di Olly, appena 21enne, il rapper ligure partecipa con il brano “L’anima balla”; e proprio Olly è stato descritto come il “rivale perfetto” da Will. Fu lui infatti ad affermare che tra gli artisti emergenti che avrebbe voluto vedere sul palco a competere per lo stesso obiettivo proprio Olly data la stima che ripone in lui; dopo l’avventura a X Factor 2020 anche Will si esibirà questa sera con il brano “Le cose più importanti”. Unico duo in gara, Romeo&Drill, energici e pop, cantano “Giorno di scuola” un brano energico che celebra l’amore un po’ scanzonato proprio come lo è il primo e ultimo giorno di scuola.
Sethu canterà “Sottoterra”, brano realizzato insieme a suo fratello gemello Juz, che si è occupato della produzione del brano, che lui stesso ha definito essere una “dichiarazione d’amore atipica”.
Non è nuovo nemmeno il nome della seconda voce femminile tra i dodici artisti di Sanremo Giovani Shari con “Sottovoce”; dopo il suo esordio a “Tu si que vales” nel 2015 ha collezionato successi e collaborazioni come quella con Benji e Fede e con Il Volo
I temi dei brani
Tra i temi trattati nei testi dei ragazzi, dominano le storie d'amore, quasi sempre complicate. Molte canzoni raccontano la voglia di crescere e diventare grandi; si sogna di andare a vivere da soli, di comprare casa, si spera nella conquista di un'autonomia che sembra difficile da raggiungere.
Tutti i brani, come affermato dallo stesso Amadeus sono stati scelti anche e soprattutto perché potenzialmente perfette future hit radiofoniche, tanto che il direttore artistico le ha scelte ascoltandole in macchina e non in una sala registrazione come in molti potrebbero pensare.