Luigi Picone, nasce ad Alberobello nel 1998 e passa la sua infanzia in giro per l’Italia viaggiando con i suoi genitori, artisti di strada, e crescendo in un ambiente pieno di stimoli culturali. Trascorre la sua adolescenza a Spoleto, per poi trasferirsi a Napoli nel quartiere Santa Chiara, cuore del centro storico della città. Si appassiona al rap sin da ragazzino, ma gli sta stretto e inizia a prendere ispirazione dalla musica più disparata: dal cantautorato italiano al rock, passando per la techno, la classica e l’urban.
Studia pianoforte e chitarra e inizia a mescolare su Garage Band i Radiohead con Mozart e i Nirvana, pescando da tutto quello che ascolta, ed è un gioco che fa insieme al compagno di studi Andrea. Non hanno uno studio di registrazione vero e proprio e così smontano il salotto di casa, costruendo mini-opere di ingegneria casalinga in cui sedie e tavoli reggono microfoni, mixer e pc. Sceglie di chiamarsi Santachiara “perché ho scritto e registrato le mie prime canzoni in quel piccolo appartamento in via Santachiara 1, nell’omonimo quartiere di Napoli”. Debutta discograficamente nel giugno del 2020, tirando fuori 3 singoli in un mese, “quindi”, “io e me” e “alba”, che hanno un ottimo riscontro di pubblico e critica. Nei tre brani viene fuori la sua attitudine a non usare i generi musicale come tratto distintivo, ma piuttosto come tappeti per le parole, le melodie e la timbrica della sua voce.
È in rotazione su Radio Zeta con “Passi Falsi”: è Santachiara il nostro ospite in Collettivo Zeta!
"Passi Falsi: il nuovo singolo di Santachiara
Fuori il 3 settembre 2021, "Passi Falsi" è il nuovo singolo di Santachiara.
Ciao bello, come stai? “Benissimo, carico”
Sei a Santachiara, quartiere di Napoli? “Si sono proprio a casa”
Sceso il freddo anche da te, accendi caloriferi? “Ovvio, domani si accende”
La pizza fritta dove la mangi? “Io ho un posto a Forcella qui sotto casa”
La versione fisica di Sette Pezzi esiste vero? “Si, per i fan è importante”
È cambiato nel corso del tempo l’approccio alla scrittura? “Ovvio, si fa sempre meglio e c’è una evoluzione”
Ascolti mai le prime robe e dici a te stesso qui si poteva fare meglio? “Fa parte di un percorso tutto, quindi si fa meglio sempre c’è tempo per tutto”
Con il sound come lavori, ci sono delle sporcature? “Lo stile è sporco, perché è vero e sentito”
Ogni pezzo nel disco rappresenta un tuo mood? “Si perché le canzoni esprimono come mi sento in quel momento”
Il lunedì che mood ha? “Weekend da cani, la prima traccia”
Il sabato? “Forse Io e Me”
In Passi Falsi atmosfere stanche e strisciate? “Sempre il concetto del sound sporco e vero”
Il video di Passi Falsi? “Una serie di contributi che ho postato sul mio Instagram”
Il messaggio in Passi Falsi è accettare i propri difetti, come si fa? “Bah non lo so come si fa. So solo che ogni giorno ne accetto uno diverso”
In chiusura Live al Mi Manchi Ancora come andata? “Emozione tensione ma alla fine adrenalina”