Si chiama Maria Sole Ferrieri Caputi e verrà ricordata per essere la prima donna di sempre ad aver arbitrato una partita della Serie A maschile di calcio. La livornese ha diretto Sassuolo-Salernitana, match provante e intenso, con diversi episodi gestiti con personalità.
Il polso di Ferrieri Caputi
La partita è accesa fin dai primi minuti, ma Ferrieri Caputi si fa trovare pronta. Al 12’ il Sassuolo segna con Lauriente la prima rete di una goleada casalinga importante. Al 39’ c’è già il raddoppio su penalty di Pinamonti. Il primo rigore della storia della Serie A assegnato da un arbitro donna, senza esitazione, per fallo di Maggiore su Ceide.
È l’apice di un primo tempo gestito con personalità, quella che l’ha portata a rendere indimenticabile questa domenica per il calcio italiano e per tutto il nostro movimento sportivo.
Nessuna sbavatura
Dopo aver gestito i primi 45’ in maniera impeccabile, Maria Sole Ferrieri Caputi vede la partita in discesa. Al minuto 12 della ripresa estrae il primo cartellino giallo del suo match e del suo percorso in Serie A: non ha dubbi nel sanzionare con un’ammonizione un intervento scomposto di Vilhena della Salernitana.
È l’unico sussulto arbitrale del secondo tempo, che vede concretizzarsi la larga vittoria del Sassuolo. I neroverdi di Alessio Dionisi arrotondano il risultato con i gol di Thorstvedt, Harroui e Antiste in pieno recupero, che rende il pomeriggio del Mapei Stadium indimenticabile anche per il risultato. Oltre che per il traguardo di Ferrieri Caputi.
Un pomeriggio che sa di ventata di aria fresca per tutta la nostra cultura e che può realmente aprire una nuova linea nel nostro campionato maschile di calcio.