Arrivata in piattaforma lo scorso inverno, Shogun è tornata sulla bocca di tutti in questi giorni dopo il successo enorme che ha ottenuto durante la stagione dei premi. In particolare la serie prodotta da FX ha trionfato questa notte agli Emmy Award portandosi a casa ben 18 statuette, battendo il precedente record di Games of Thrones.
LA TRAMA
Prima di raccontare la trama della serie, partiamo dal significato del nome Shōgun, termine che riporta alla mente il titolo ereditario conferito ai dittatori politici e militari che governarono il Giappone tra il 1192 e il 1868, periodo durante il quale la serie è ambientata. Il protagonista degli eventi narrati nei 10 episodi è Lord Yoshi Toranaga, impegnato nella lotta contro i suoi nemici nel Consiglio dei Reggenti, coalizzati contro di lui. Quando una misteriosa nave europea viene ritrovata abbandonata in un vicino villaggio di pescatori, il suo pilota inglese, John Blackthorne, arriva portando con sé segreti che potrebbero aiutare Toranaga a ribaltare le sorti del potere, distruggendo la temibile presenza dei nemici di Blackthorne. I destini di Toranaga e Blackthorne diventano inestricabilmente legati alla loro interprete, “Toda Mariko”, una misteriosa nobildonna cristiana, ultima di una stirpe caduta in disgrazia. Mentre serve il suo signore in questo scenario politico difficile, Mariko deve conciliare il suo legame ritrovato con Blackthorne, il suo impegno verso la fede che l’ha salvata e il suo dovere nei confronti del padre defunto.
IL FUTURO DI SHOGUN
Qualche settimana fa, Variety, aveva rivelato che FX, Hulu e gli eredi dello scrittore James Clavell hanno raggiunto un accordo per sviluppare due nuove stagioni della serie. Non a caso Shogun ha subito un cambiamento, passando dall’essere miniserie a serie vera e propria. Scritta da Justin Marks e Rachel Kondo, la serie è il progetto più costoso della storia di FX ed è anche una delle più viste in streaming su Hulu: la premiere è stata vista da 9 milioni di persone nella prima settimana tra Hulu, Disney+ e Star.