04 dicembre 2024, ore 16:50

Di cosa ha bisogno Star Wars? Cosa rende un film starwarsiano? Sono le domande che chiunque ami la saga nata dalla mente visionaria di George Lucas si sta domandando da quando, nel lontano 2012, la Disney ha acquisito i diritti del brand comprando per la modica cifra di 4,05 miliardi la Lucasfilm. Da allora si è passati da un'attesa febbrile nei confronti dei film e delle serie tv, a un momento di stanca e di insofferenza. Non a caso se da una parte si continua a far uscire la qualunque su Disney Plus, i film per il grande schermo non se la passano bene. Dal 2019, anno di uscita dell’ultimo titolo per il cinema, si sono susseguiti una serie di ritardi, annunci disattesi e progetti cancellati. Nel 2023, durante la convention dedicata a Star Wars che si è tenuta a Londra, erano stati annunciati ben tre film, con la promessa di farne uscire almeno uno in tempo per il Natale 2026. Impegno non mantenuto dal momento che la pellicola non sarà pronta per quella data e che, al suo posto nel calendario delle uscite, la Disney farà uscire “L’era Glaciale 6”.

Per adesso, l’unica certezza é che, quantomeno, nel maggio del 2026 vedremo sul grande schermo “The Mandalorian e Grogu”, film diretto da Jon Favreau che avrà il compito di portare al cinema i due personaggi nati in streaming nel corso di questi anni. Il problema però rimane, poiché anche se la pellicola dovesse andare molto bene e essere un successo, non metterebbe fine alla crisi progettuale in cui versa la saga. Infatti il film serve quasi a mettere una toppa più che risolvere il problema alla radice. Manca una linea editoriale forte, un progetto che tenga uniti i prossimi film e che possa garantire un futuro a Star Wars.


SKELETON CREW, IL PASSATO PER SCRIVERE IL FUTURO

Qualche settimana fa, su una prestigiosa testata americana, è apparso un articolo dove un insider rifletteva sul fatto che il brand di Star Wars si muove in funzione dell'effetto nostalgia e che, la nuova saga voluta da Disney, ha puntato molto (se non tutto) sull'amarcord nei confronti della tradizione che ha fatto grande la saga. Ma quell’effetto nostalgia prima o poi si esaurisce e bisogna metterci per forza qualcosa di nuovo che magari, pur rispettando le atmosfere tipiche della galassia lontana lontana, introduca un nuovo immaginario con nuove storie e nuovi personaggi che possano diventare iconici. Più facile a dirsi che a farsi. Non a caso “Skeleton Crew”, la nuova serie della quale sono stati rilasciati ieri i primi due episodi, sembra essere costruita portando avanti la tradizione del passato con un pizzico di novità. Innanzitutto il clima che mette in scena questo nuovo progetto ricalca alla perfezione quello dei film prodotti dalla Amblin negli anni 80, ossia il periodo storico in cui la maggior parte dei fan incalliti di Star Wars ha vissuto. Infatti in questo primo assaggio che abbiamo avuto, sembra quasi di rivivere “I Goonies” di Richard Donner (1985), “E.T. - L’extraterrestre” di Steven Spielberg (1982) ma anche “Stand By Me - Ricordo di un estate” di Rob Reiner (1986). L’effetto nostalgia quindi sembra rispettato. Per fortuna però “Skeleton Crew” porta avanti anche una storia “nuova”, introducendo nuovi personaggi senza bisogno di scomodare le vecchie glorie della saga con apparizioni di personaggi eccellenti. I primi due episodi hanno tutte le premesse per regalare ai fan uno spettacolo degno di Star Wars che, sebbene abbia una scrittura molto semplice, riporta il brand alla sua filosofia originale cioè quella dettata da George Lucas: i film della saga sono sempre stati prodotti per bambini, per far sognare e divertire il pubblico più piccolo e regalare delle storie avvincenti in grado di dare speranza e vivacità. Riusciranno i prossimi episodi a rispettare il comandamento?  

Skeleton Crew, la recensione dei primi due episodi della serie tratta dall’universo di Star Wars
PHOTO CREDIT: Ufficio Stampa Disney

SKELETON CREW, LA TRAMA IN BREVE

La serie racconta la storia di quattro bambini che fanno una scoperta incredibile sul loro pianeta natale, che li porterà in una galassia strana e pericolosa. Il giovane Wim si imbatte per caso in un'astronave sepolta nei boschi che porterà lui e altri ragazzi nell'iperspazio per l'inizio di un'avventura straordinaria. Qui finiscono su una stazione spaziale, dove altrettanto in fretta attirano attenzioni indesiderate quando usano dei Crediti. Si imbattono così nel misterioso ed enigmatico Jod Na Nawood (Jude Law), un umano sensibile alla Forza che offre loro il suo aiuto per riportarli a casa.