Arriva Instagram per i minori di 13 anni
Facebook sta lavorando per creare una versione di Instagram dedicata esclusivamente ai bambini minori di 13 anni:
“Sono entusiasta di annunciare che per il futuro prossimo abbiamo individuato nei giovanissimi una priorità per Instagram”, ha dichiarato Vishal Shah, vicepresidente del prodotto di Instagram. “Costruiremo un nuovo pilastro per i giovani all’interno del Community Product Group per concentrarci su due cose: (a) accelerare il nostro lavoro di integrità e privacy per garantire l’esperienza più sicura possibile per gli adolescenti e (b) costruire una versione di Instagram che consenta alle persone sotto all’età di 13 anni di utilizzare in sicurezza Instagram per la prima volta”.
L’annuncio arriva poco dopo la presentazione delle nuove mosse che la piattaforma adotterà per aumentare la protezione dei suoi utenti minorenni iscritti all’app.
Instagram, infatti, per bloccare le molestie, ha deciso di impedire agli adulti di inviare messaggi in privato agli utenti minorenni che non fanno parte dei loro follower. Questa funzione si basa sul lavoro fatto dalla piattaforma per certificare l’età dei suoi utenti utilizzando la tecnologia di apprendimento automatico che si basa sull’età fornita al momento dell’iscrizione.
Wikipedia diventa a pagamento per i colossi online
Wikipedia lancerà un nuovo servizio a pagamento dedicato alle multinazionali del tech che attingono ai suoi dati. Il progetto si chiamerà Wikimedia Enterprise e venderà i contenuti di Wikipedia ai colossi online che utilizzano i contenuti dell’enciclopedia online per i propri utenti, come accade con Google.
E’, infatti, risaputo che nell’intraprendere una ricerca sul motore di ricerca di Big G, una delle prime voci ad comparire è spesso una pagina di Wikipedia. Con l’avvento di Wikimedia Enterprise, Google dovrà pagare l’enciclopedia per usare i suoi contenuti.
Secondo fonti interne, gli accordi tra le parti potrebbero essere raggiunti entro giugno dando il via ad un progetto che sarà una nuova fonte di guadagno utile alla fondazione per continuare il proprio lavoro, mantenendo i contenuti dell’enciclopedia accessibili agli utenti gratuitamente.
Su Chrome arrivano i sottotitoli automatici
Google ha annunciato che il suo browser Chrome sarà in grado di sottotitolare, sia su computer che su dispositivi mobili, gli audio e i video riprodotti al suo interno.
La funzione, che prende il nome di Live Caption, non solo andrà a beneficio di persone non udenti o con problemi di udito, ma sarà utile anche in quelle situazioni in cui non ci è possibile accendere gli altoparlanti.
I sottotitoli di Chrome funzioneranno sia per siti Web che per i file locali salvati sul disco rigido che verranno aperti all’interno del browser. A detta del colosso, i sottotitoli in tempo reale funzioneranno “su siti social e video, podcast e contenuti radiofonici, librerie video personali (come Google Foto), lettori video incorporati e la maggior parte dei servizi di chat audio o video basati sul web”.
Inoltre, i sottotitoli funzioneranno anche offline, quindi non sarà necessaria una connessione internet permanente per funzionare. Per attivarli, basterà accedere alla sezione “Accessibilità” e poi nella sezione “Avanzate” delle impostazioni del browser.
Guardare un video YouTube direttamente su Twitter
Twitter sta lavorando ad un nuovo aggiornamento: ad oggi, quando un utente inserisce in un tweet un link ad un video YouTube, facendo click sul collegamento si viene reindirizzati al sito dell’app di video.
Un procedimento un po’ macchinoso che obbliga ad abbandonare la pagina di Twitter poiché le due cose, al momento, non vanno d’accordo.
Ma Twitter sta pensando ad una nuova funzione che consentirà di guardare direttamente i video di YouTube condivisi sulla propria piattaforma, senza essere costretti ad uscire dall'app.
I test saranno per ora disponibili solo per un gruppo ristretto di utenti in Canada, Stati Uniti, Giappone e Arabia Saudita.