Irama è cresciuto, è cambiato, e con lui le sue sonorità. Dopo l’esperienza nelle nuove proposte di Sanremo 2015, e ovviamente la vittoria ad Amici di Maria De Filippi, il cantautore è tornato sul palco dell’Ariston altre tre volte: nel 2019 con “La ragazza con il cuore di latta”, nel 2021 con “La genesi del tuo colore” e nel 2022 con “Ovunque sarai”. Quest’anno, dopo il joint album con l’amico e collega Rkomi, Irama ci riprova con “Tu no”. È l’anno della vittoria?
TU NO È IL BRANO DI IRAMA IN GARA AL FESTIVAL DI SANREMO 2024
Irama ha un rapporto viscerale con il Festival. In conferenza stampa ha raccontato che lo considera un’istituzione dal momento in cui ha visto per la prima volta le immagini di Vasco che si mette il microfono in tasca. Era il 1982 e la legenda cantava “Vado al massimo”. Filippo, perché è questo il nome di battesimo di Irama, se lo ricorda bene. Per l’edizione corrente della kermesse il cantautore toscano propone una ballad capace di mettere in risalto le sue abilità canore.
QUAL È IL SIGNIFICATO DI TU NO DI IRAMA?
Una storia spontanea, immediata, diretta. È cosi che Irama definisce la sua “Tu no”. La canzone in gara a Sanremo 2024 è la prima scritta dall’artista per il suo nuovo attesissimo album e, su questo palco, ha deciso di parlare d’amore. “Ricca di emozioni e affronta temi universali come la mancanza e la distanza” ha spiegato, ammettendo che il pezzo è lo specchio di una sua vicenda personale. Un sentimento di nostalgia nato da una persona assente che ha tradotto con: “Avrei voluto aggrapparmi a un ricordo soltanto per vivere”. Doloroso. Eppure una soluzione spunta alla fine del testo: “Bastasse solo una stupida canzone per riuscire a riportarti da me”. Avrà funzionato?