Il tema della fruizione in sicurezza dei videogiochi è un argomento che, ciclicamente, torna sotto i riflettori. La certezza che i più piccoli non siano esposti a contenuti sensibili – che, in quanto tali, dovrebbero evitare – è al centro delle attenzioni tanto degli addetti ai lavori quanto dei genitori. Ma come fare per avere gli strumenti giusti per poter evitare facili errori?
Ci pensa IIDEA, l'associazione di categoria dell'industria videoludica in Italia, che in vista del Natale - fino al 20 dicembre - ha imbastito una campagna ad hoc che mira a fornire tutte le indicazioni per una sapiente gestione di videogiochi e giovanissimi videogiocatori.
VIDEOGIOCHI E SICUREZZA, TRA PEGI E “ACCORDI SPECIALI”
Un pacchetto di suggerimenti, legati alla fruizione in sicurezza dei videogiochi, che cade a pennello in vista delle festività natalizie. Un frangente simile, in cui le famiglie si riuniscono, è anche il momento dell’anno in cui i videogiochi (soprattutto i party game) finiscono al centro dell’attenzione.
Se da un lato questi ultimi sono praticamente rivolti a tutta la famiglia, dall’altro bisogna però ricordare che ce ne sono tanti – tra i quali troviamo soprattutto i più inflazionati dai fan – che non possono essere giocati da videogiocatori di tutte le età. Titoli come “Call of Duty: Black Ops 6”, “Silent Hill 2”, per dare qualche riferimento tra i giochi recentemente arrivati sugli scaffali: videogiochi che, per i contenuti che portano, sono rivolti a un pubblico maturo.
A dare un riferimento e una sorta di bussola ai genitori e ai responsabili dei più piccoli ci pensa innanzitutto il PEGI, Pan-European Game Information, che con il bollino numerico presente in basso a sinistra sulle copertine dei videogiochi accende una spia importante. Un segnale immediato ed evidente della fascia d’età a partire dalla quale il titolo può essere fruito senza troppi pensieri.
E a questo strumento importantissimo si aggiunge una breve lista fornita da IIDEA, con parametri di riferimento (espressi tramite domande) che, “giocosamente", dovranno essere concordati e accettati da genitori e figli. Tra questi:
- Quando posso giocare ai videogiochi? (Tutti i giorni, un giorno si e uno no oppure solo nel weekend)
- Quanto tempo posso giocare ai videogiochi? (Un’ora e mezza, un’ora o mezz’ora)
- Quali videogiochi posso provare? (3+, 7+, 12+, 16+ o 18+, in riferimento al PEGI in copertina)
- Quali dispositivi posso usare? (Tutti, console o smartphone e tablet)
- Con chi posso giocare ai videogiochi? (Da solo, con mamma e papà o con fratelli/sorelle e amici/amiche)
Il tutto con tanto di duplice firma a suggellare il patto.