Vincenzo Comunale, l'arte della Gen Z di ribaltare la realtà con una comicità non urlata
Dai social alla tv, Comunale si fa portavoce della comicità della Generazione Z
Comico, autore e bravo ragazzo. Vincenzo Comunale, 28 anni, si distingue per la sua capacità di esplorare la realtà attraverso monologhi comici che offrono una prospettiva unica. Con uno sguardo fresco e tagliente, Comunale si appropria delle contraddizioni della vita quotidiana, donando voce alla sua generazione e inevitabilmente anche alla sua Napoli ma senza inciampare in facili cliché: “cerco di dar voce sempre più a quello che sono io, cerco di capirlo io stesso. voglio rappresentare una comicità non urlata, riflessiva che vada a cogliere aspetti particolari della realtà. La genialità di vedere le cose al contrario”.
VINCENZO COMUNALE: VOGLIO FAR STARE BENE LE PERSONE
Quando si è poco più che adolescenti è facile pensare di voler fare genericamente gli attori ma cosa più complicata è pensare subito di voler fare il comico. Per Vincenzo, invece, è stato tutto abbastanza semplice e immediato: “Sono innamorato della comicità guardando gli altri comici, sia dal vivo che in tv. Ma non mi focalizzavo solo sul personaggio ma anche sulla reazione del pubblico. – spiega Comunale aprendo il file dei suoi ricordi - L’idea di far ridere e di far stare bene altre persone mi ha fatto intraprendere questo percorso. La comicità ha la bellezza di essere immediata con un feedback immediato, o fai ridere o hai fallito”.
DA ZELIG A MAD IN ITALY. DALLA TV AL TOUR NEI TEATRI
Vincenzo Comunale è arrivato alla Generazione Z con l’aiuto dei social, con mini video inediti o tratti dai suoi spettacoli. Mentre al grande pubblico è arrivato grazie al piccolo schermo e alla grande possibilità del palco di Zelig: “Per me è un sogno. Fare il comico su quel palco è come per un bambino sognare di fare il calciatore per quella precisa squadra e in quel determinato stadio. Ho trovato un bel gruppo di persone e mi ci trovo bene in quello che è uno degli ultimi contenitori di varietà rimasti che permette il confronto con tanti stili diversi. Spero di ricominciare presto con una nuova edizione”.
Ma le esperienze in tv non si fermano a Zelig. Il giovane comico napoletano sbarcherà in Mad in Italy. Il nuovo programma Rai, presentato da Gigi e Ross con Elisabetta Gregoraci. Il programma andrà in onda per 6 puntate, compresa una speciale per San Valentino «dedicata all’amore», una nuova avventura che si inserisce nella linea editoriale di Rai 2, raccogliendo l’eredità di Made in Sud.
Oltre lo schermo però c’è il contatto con le persone, con il pubblico. La famosa quarta parete che cade e diventa interazione diretta: “Il live è sempre un qualcosa di fondamentale e sono contento di continuare con il mio tour in giro per l’Italia e non solo, perché la grande presenza di italiani all’estero fa si che ci sia una grande richiesta di spettacoli in giro per l’Europa. Prossimamente sarò a Lisbona tanto per dirne una”.
LA NUOVA COMICITÀ FA I CONTI CON IL POLITICAMENTE CORRETTO
Vincenzo Comunale si pone come un portavoce della sua generazione, offrendo un prezioso contributo al panorama comico contemporaneo e invitando il pubblico a riflettere sulle molteplici sfumature della vita moderna. E lo dimostra anche quando si parla di politicamente corretto, solitamente condannato dalla categoria dei comici (e non solo) come il male assoluto. Lui va contro corrente e offre una visione artistica completamente diversa: “Io sono abbastanza a favore del politicamente corretto. Tutte le forme estreme hanno un errore. Però il concetto deve essere visto non come un ostacolo ma come un incentivo alla creatività. Se so che scherzare su questo argomento in un certo modo, usando certe parole e con una rappresentazione stereotipata è sbagliato - o non è più socialmente accettato perché c’è una sensibilità diversa della società – mi attengo alla regola ma come nuovo stimolo creativo. Cerco di strutturare delle battute e dell’ironia in modo tale da essere quanto più inattaccabile possibile. Di base c’è un lavoro da fare di maggiore approfondimento che non è sempre negativo”.