08 marzo 2025, ore 10:00

Ci sono alcuni franchise che, quando vengono citati, proiettano i videogiocatori indietro nel tempo. A quando la preoccupazione principale era tornare in tempo a casa da scuola per non perdere la puntata del proprio anime preferito. Anche perché, a cavallo degli anni ’90 e dei primi anni 2000 recuperare qualcosa che si era perso in TV non era facile quanto lo è adesso.

Erano gli anni ruggenti dei vari Dragon Ball, Pokémon e Yu-Gi-Oh, tre franchise che nel corso del tempo hanno saputo imporsi in maniera trasversale all’interno del mondo nerd. Dai videogiochi alle action figure, arrivando – soprattutto per Pokémon e Yu-Gi-Oh – al mondo dei giochi di carte collezionabili.

Un segmento, quest’ultimo, che ha segnato in tutto e per tutto la vita del manga e dell’anime creato da Kazuki Takahashi negli anni novanta. E gli ultimi giorni avranno un sapore fortemente nostalgico per i fan, visto l’arrivo della “Yu-Gi-Oh! Early Days Collection”, una raccolta ricchissima che racchiude al suo interno tutti quei titoli che, proprio dalla fine degli anni ’90, hanno dato nuove sfumature del personaggio all’ecosistema videoludico.


UN PACCHETTO, QUATTORDICI TITOLI

Quando si parla di Yu-Gi-Oh! Early Days Collection si sta contemporaneamente tirando in ballo ben quattordici giochi. Titoli che, tra il 1998 e il 2004, hanno riempito la lineup delle console targate Nintendo, dal Gameboy al Gambeboy Advance, passando per il Gameboy Color. Una sequela di videogiochi che in quella manciata di anni affollò gli scaffali, mettendo in crisi il portafogli dei videogiocatori.

Sicuramente più comodo recuperare oggi l’intero pacchetto con una singola spesa, che permette di avere a disposizione rispettivamente:

- Yu-Gi-Oh! Duel Monsters - Gameboy (1998)
- Yu-Gi-Oh! Duel Monsters II: Dark Duel Stories - Gameboy Color (1999)
- Yu-Gi-Oh! Monster Capsule - Gameboy Color (2000)
- Yu-Gi-Oh! Dark Duel Stories - Gameboy Color (2000)
- Yu-Gi-Oh! Duel Monsters 4: Battle of Great Duelists - Gameboy Color (2000)
- Yu-Gi-Oh! Dungeon Dice Monsters - Gameboy Advance (2001)
- Yu-Gi-Oh! The Eternal Duelist Soul - Gameboy Advance (2001)
- Yu-Gi-Oh! Duel Monsters 6: Expert 2 - Gameboy Advance (2001)
- Yu-Gi-Oh! The Sacred Cards - Gameboy Advance (2002)
- Yu-Gi-Oh! Reshef of Destruction - Gameboy Advance (2003)
- Yu-Gi-Oh! Worldwide Edition: Stairway to the Destined Duel - Gameboy Advance (2003)
- Yu-Gi-Oh! World Championship Tournament 2004 - Gameboy Advance (2004)
- Yu-Gi-Oh! Destiny Board Traveler - Gameboy Advance (2004)
- Yu-Gi-Oh! 7 Trials to Glory: World Championship Tournament 2005 - Gameboy Advance (2004)

Una lista di giochi a dir poco considerevole, che offrono una panoramica storica ampissima. E che annovera al suo interno titoli che lasciano il Giappone per la prima volta dalla loro uscita originale. Un’ottima occasione dunque per chi volesse recuperare dei pezzi di storia del franchise senza svenarsi. E soprattutto senza essere obbligati a funambolismi di traduzione con gli ideogrammi nipponici, considerando la localizzazione italiana che rende tutto sicuramente più semplice.


Yu-Gi-Oh Early Days Collection, un pacchetto da quattordici giochi che riporta i videogiocatori indietro nel tempo
PHOTO CREDIT: "Yu-Gi-Oh! Early Days Collection", Digital Eclipse e Konami


VIDEOGIOCHI DA SCOPRIRE O DA RISCOPRIRE

Un tuffo nei ricordi, per i videogiocatori più stagionati, che con Yu-Gi-Oh! Early Days Collection ritrovano alcuni pezzi di storia. Titoli che, probabilmente, saranno costati diversi pacchetti di batterie stilo per alimentare i propri amati Gameboy. Ma è anche una grande occasione per i giovanissimi di riscoprire come è nato e cresciuto il mito del gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh.

Certo, il primo grande compromesso è accettare una veste grafica e un’impalcatura tecnica d’altri tempi. Stiamo pur sempre parlando di videogiochi (in alcuni casi) con oltre un quarto di secolo sul groppone. E la collezione che arriva su Nintendo Switch e su PC vuole riproporne il fascino senza alcuna modifica strutturale.

Un’operazione nostalgia pienamente riuscita, che probabilmente spingerà le nuove leve del gaming ad approfondire l’argomento legato al personaggio, con uno sguardo anche alla controparte “fisica” del gioco di carte collezionabili di Yu-Gi-Oh. Che, a distanza di tanto tempo dal suo esordio, rappresenta ancora oggi un caposaldo irrinunciabile del genere.